Centri antiviolenza, presentato il progetto Dea

16/01/2012 di

Presentata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità la richiesta di finanziamento per il progetto «Dopo l’emergenza l’autonomia (D.E.A.)» nell’ambito delle iniziative messe in campo per il sostegno ai centri antiviolenza e alle strutture pubbliche e private, finalizzate ad ampliare il numero dei servizi offerti alle vittime la cui incolumità sia particolarmente a rischio e per l’apertura di centri antiviolenza a carattere residenziale nelle aree dove è maggiore il gap tra la domanda e l’offerta.

Il progetto presentato dal Comune di Latina è finalizzato a dotare il territorio distrettuale di una “struttura-cerniera” che permetta alle ospiti della Casa Rifugio «Emily», una volta superata l’emergenza e terminato il periodo di necessaria protezione e tutela, di sperimentare – in un regime di semiautonomia – attraverso la gestione della vita quotidiana, le proprie capacità.

«In questo modo – spiega l’assessore ai servizi sociali del Comune di Latina, Patrizia Fanti – le donne vittime di violenza avranno la possibilità di accrescere la consapevolezza di sé e ripensarsi in chiave diversa, superando quel senso di inadeguatezza che deriva dal loro vissuto». I due alloggi, già messi a disposizione dall’amministrazione comunale al Centro Antiviolenza, richiedono interventi di adeguamento funzionale per renderli fruibili per le attività previste dal progetto.

«Forniremo loro il sostegno necessario – conclude l’assessore Fanti – per renderle autonome e sicure di sé, in grado di affrontare le difficoltà di inserimento socio- affettivo e favorendone la piena inclusione sociale. Il tutto, garantendo la loro sicurezza attraverso la Rete territoriale e la costante presenza diurna al loro fianco. L’incremento delle tipologie dei servizi nelle case di proseguimento verrà garantito attraverso il soddisfacimento dei bisogni primari assistenziali e di inclusione sociale delle ospiti tramite un alloggio idoneo, supporto psicologico, gruppi di auto-aiuto, valorizzazione e sviluppo delle abilità personali con l’avvio di laboratori specifici in
collaborazione con associazioni di categoria del territorio, consulenza giuridica e sostegno nelle azioni legali, mediazione culturale e progetti educativi individualizzati. Un vero e proprio “accompagnamento” di queste donne verso una nuova vita e una rinascita personale».