RIFIUTI, NEL LAZIO RACCOLTA DIFFERENZIATA FERMA AL 12,1%

06/05/2009 di

Oltre 2milioni790mila tonnellate di rifiuti sono finiti in discarica nel 2008 nel Lazio, l’83% dei 3.359.554 di tonnellate prodotte, il maggiore quantitativo in Italia. La raccolta differenziata è ferma al 12,1%, la produzione continua a crescere, con 604 chilogrammi all’anno. Sono i dati per il Lazio estrapolati dal rapporto rifiuti Ispra resi noti oggi dal Legambiente Lazio.

A Roma, in particolare, la produzione è stata di oltre 1,7 milioni di tonnellate, la metà di quella laziale, e la differenziata è al 16,9%. Secondo questi dati il 76,7% dei rifiuti è prodotto nella provincia di Roma, 2.575.320 tonnellate all’anno, con 634 kg/abitante/anno che ne fanno la provincia del Lazio con il più alto tasso di produzione pro-capite. Le restanti 784.225 tonnellate si producono per il 329.115 in provincia di Latina, per il 213.829 in provincia di Frosinone, per il 160.077 in provincia di Viterbo e per il 81.204 in provincia di Rieti. A Roma si producono 1.764.612 tonnellate di rifiuti, con un pro-capite di 649 chilogrammi per abitante all’anno, la differenziata è al 16,9% (nel 2008 al 19,5% secondo l’ Ama) ma con il sistema attuale non si sfonda il muro del 20%. «Bisogna abbandonare l’uso indiscriminato delle discariche e puntare davvero su riduzione, riuso, raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti e bisogna dire no a nuovi inutili inceneritori – ha commentato il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati – A Roma occorre rivedere gli obiettivi fissati dall’amministrazione, il 35% di raccolta differenziata non basta, serve estendere il porta a porta e sulla nuova discarica Ama bisogna far uscire la discussione dal dimenticatoio». «La Regione ha disegnato un quadro con l’obiettivo ambizioso del 50% di raccolta differenziata al 2011, investendo nel triennio 106 milioni di euro per raggiungerlo, ora – ha concluso Parlati – è il tempo delle scelte coraggiose da parte delle Province e dei Comuni: nella Capitale come nei piccoli e medi Comuni, bisogna togliere i cassonetti dalle strade e riciclare meglio e di più, come in tutte le città del mondo, con azioni decise».