Processo Sfinge, respinta la ricusazione del giudice

29/11/2011 di

Respinta la ricusazione del magistrato nel processo Sfinge. I giudici della Corte D’Appello hanno dato parere sfavorevole alla richiesta avanzata dal legali di Maria Rosaria Schiavone, figlia di Carmine, collaboratore di giustizia e fratello di Sandokan, arrestata in un’operazione della Dda e della Mobile di Latina, insieme al marito Pasquale Noviello a Francesco Cascone, vittima dell’agguato sulla via Appia del 2008, Francesco Gara e Vincenzo Buono.

Nella scorsa udienza del processo trasferito dal tribunale pontino a Roma, per questioni di sicurezza, l’avvocato Alfonso Baldascino, per la difesa della Schiavone, aveva ricusato il giudice Valeria Chirico ritenuta incompatibile per aver già giudicato alcuni fatti relativi allo stesso procedimento, quelli riferiti proprio all’agguato sull’Appia. Di ieri la notizia dell’ordinanza che respinge la richiesta della difesa, pronta ad impugnare il ricorso in Cassazione. Nell’udienza fiume di ieri sono stati ascoltati quattro testimoni voluti dal pubblico ministero della dda Maria Monteleone.