BALLERINO UCCISO/LE PISTE: DROGA O VENDETTA, UN’INDAGINE COMPLESSA

01/02/2009 di

di SANDRO GIONTI *

Si batte la pista della droga, senza però escludere altre ipotesi, nelle indagini che la polizia sta conducendo sull’efferato omicidio di Igor Franchini, il 19enne ballerino di origine napoletana da anni residente a Scauri con la madre, ucciso con una ventina di coltellate e poi dato alle fiamme. Forse per rendere irriconoscibile il corpo, ritrovato semicarbonizzato venerdì alle 15,30 dal proprietario di un casolare in ristrutturazione in via Fossa degli Ulivi, il poco frequentato viottolo di campagna ai confini tra Scauri e Santa Croce, che costeggia la linea ferroviaria Roma-Napoli.

Le indagini si sono spostate anche in Campania, con il coinvolgimento della Questura di Napoli e, in particolare, della sezione narcotici della Squadra Mobile. Potrebbe trovare credito l’ipotesi di un regolamento di conti per questioni legate allo spaccio di stupefacenti, consumato durante un agguato magari compiuto nell’altra strada isolata di campagna in località Vaglio, tra Penitro e Scauri, dove è stata ritrovata mercoledì alle 13 la Mini Cooper carbonizzata del giovane ballerino. Le indagini condotte dalla Procura di Latina e affidate a Cristiano Tatarelli, dirigente del commissariato di Formia, e al capo della Mobile di Latina Fausto Lamparelli puntano a scavare nella vita privata del ragazzo, dei suoi familiari e dei suoi amici. Si stanno raccogliendo testimonianze e altri elementi utili sugli ultimi movimenti di Igor, allontanatosi di casa nel primo pomeriggio di sabato 24 gennaio al volante della sua nuovissima Mini Cooper, acquistata di recente. Ieri mattina è stato perquisito anche l’appartamento di via Cistrelli, nei pressi della stazione ferroviaria, dove il giovane ballerino viveva da solo (la madre, invece, abita in una palazzina in via Sant’Albina), ma non sarebbe stato trovato nulla di interessante ai fini delle indagini. Gli investigatori stanno verificando anche i tabulati telefonici, il traffico di telefonate ai cellulari, per cercare possibili riscontri sui contatti più recenti del giovane Igor. Quasi certamente il diciannovenne ballerino, presentandosi da solo al tragico appuntamento in una zona fuori mano, conosceva il suo assassino. O i suoi assassini. Igor Franchini è stato sicuramente ucciso con un numero incredibile di coltellate, non meno di una ventina, in un luogo differente da quello di via Fossa degli Ulivi, in cui è stato ritrovato venerdì pomeriggio il suo cadavere, avvolto da un coperta e con gli arti inferiori arsi e legati da un filo elettrico. Un rogo avvenuto proprio nella piccola radura seminascosta dai rovi, come confermano l’erba e la coperta bruciacchiate. L’autopsia disposta dai magistrati Raffaella Falcione e Antonio Calaresu, che sarà eseguita domani presso l’obitorio del cimitero di Latina dall’équipe del medico legale Giovanni Arcudi dell’università romana di Tor Vergata, servirà a chiarire molti aspetti della vicenda. Soprattutto la data della morte. La comunità di Scauri resta, intanto, sotto shock. Vent’anni fa, esattamente in questo periodo, veniva uccisa in pineta, a Marina di Minturno, con 17 coltellate e bruciata, una studentessa di 17 anni, Gisella Treglia. La storia drammaticamente si ripete.

Le piste: droga e sgarro da punire

di GIOVANNI DEL GIACCIO *

Un delitto brutale, il corpo martoriato di coltellate, bruciato e gettato in una zona che poteva raggiungere solo chi è pratico. Gli investigatori partono da queste certezze per cercare di ricostruire uno scenario all’interno del quale è maturato l’omicidio di Igor Franchini. La pista principale è quella legata al mondo degli stupefacenti. Il giovane, incensurato, non era noto come assuntore di droghe ma gli investigatori con alcuni elementi – “incrociati” alle sue frequentazioni – ritengono che sia stato quello il motivo scatenante del delitto. Un debito? Non si uccide chi deve dei soldi, al limite lo si “avverte”, ma la situazione potrebbe essere sfuggita di mano a chi ha colpito ripetutamente a coltellate la vittima. Uno “sgarro” nello stesso ambiente? Altra ipotesi che si sta valutando, con un chiarimento che tale non è stato e ha portato fino all’omicidio.C’è poi la pista passionale, sabato sera il giovane ballerino sembra dovesse incontrare una ragazza. Forse ha infastidito la “donna” di qualcuno?
Di certo chi ha sferrato quelle coltellate l’ha fatto in un momento di impeto, quasi all’impazzata, a voler infierire sul corpo di Igor. Non contento, poi, l’ha anche bruciato. Una vendetta in piena regola. Labili, invece, sono le altre ipotesi prese in considerazione dagli investigatori. Una porta all’attività gestita dalla madre del ragazzo, un pub molto noto a Scauri, in passato oggetto anche di una intimidazione. Difficile ricondurre l’uccisione a quella storia.
Anche l’idea della vendetta trasversale di camorra regge poco. E’ vero che nel 2001 Armando Schiavone, cugino di “Sandokan” boss dei “Casalesi” venne fermato su un’auto intestata alla mamma della vittima ma il veicolo risultava rubato. E lei, al processo contro l’uomo che era stato arrestato perché aveva con sé una pistola con matricola abrasa, testimoniò di essere l’intestataria del veicolo. La camorra si vendica per questo? Sopratutto con modalità che non le sono proprie? Se fosse stata una vendetta nell’ambiente della criminalità organizzata Igor sarebbe finito in un agguato. Qui, invece, ha seguito qualcuno che aveva deciso di “chiarire” con lui e poi l’ha ucciso. 

La mamma: “Ditemi che non è vero”. Quando la polizia l’ha avvertita del ritrovamento del cadavere del figlio, è scoppiata in lacrime Margherita Salice, la mamma di Igor. «Ditemi che non è vero – ha gridato – ditemelo….» Prima di quell’agghiacciante pomeriggio di venerdì, che ha posto tragicamente fine alle sue speranze, la donna aveva coltivato a lungo l’illusione di poterlo riabbracciare, pur non nascondendo la preoccupazione per la scomparsa del figlio, che aveva visto l’ultima volta sabato scorso, verso le 17, quando era venuto a trovarla nella sua abitazione di via Sant’Albina. «L’avevo visto preoccupato, ma non ha voluto confidarsi – aveva detto la donna – Gli voglio un gran bene. E’ per me un piccolo mito». Un mito frantumato da un destino atroce. Per il giovane ballerino di Scauri ha pregato ieri, durante la celebrazione della messa, l’arcivescovo della Diocesi di Gaeta, Fabio Bernardo D’Onorio, che lancia un appello agli assassini di Igor: «Ravvedetevi, consegnatevi alla giustizia per pagare il vostro debito con la società e affidatevi pentiti alla misericordia di Dio». Monsignor D’Onorio mostra preoccupazione per i troppo frequenti episodi di violenza che non risparmiano il sud pontino. «Si può uccidere un giovane – si chiede – che si sta appena affacciando alla vita adulta, come il diciannovenne Igor»”. E conclude sostenendo di aver dato al questore di Latina Nicolò D’Angelo la propria disponibilità «per un incontro congiunto, da tenersi a Gaeta con i giovani, sul tema delle devianze giovanili e sul mobbing come fenomeno di sopraffazione dei più deboli nei vari ambienti frequentati dal mondo giovanile».

Il blog di “Blasca”. Sarà approfondito dagli investigatori il contenuto del blog di “Blasca”, la ragazza di Igor Franchini, il giovane assassinato a Scauri. E molto probabilmente la giovane sarà ascoltata dagli investigatori che analizzeranno il contenuto del “diario” su internet dedicato prima alla misteriosa scomparsa e poi al ritrovamento del cadavere di Igor. «Loro devono agonizzare, tu riposare» – dice nell’ultimo “post” ma è nelle frasi precedenti che si cela qualcosa che suscita delle perplessità. Si parla di «presentimenti deji ultimi giorni». Quali? Ancora, chiedendo su quel blog che Igor apriva anche di notte secondo il racconto della ragazza, dove fosse, lo avvisa: «Sei consapevole ke se dovessi vedermi alle strette ..sono capace di mettermi a riskio,vero?? X TE QST ED ALTRO!». Gli racconta, quando Igor non può già più vedere nulla, che la madre si è presa la chiavetta. Il supporto magnetico sul quale forse può trovarsi qualche altro indizio utile per le indagini della polizia. Ancora il blog di “Blasca”, l’appello ad accendere il cellulare «perché se ti chiama Andre De La Roche perdi l’occasione della tua vita» ma anche le ricerce, le «mille kiamate. qlk1 anke ke nn avresti voluto venisse fatta! a me ne resta sempre una! ..e nn credo tu saresti d’accordo!» A chi? E perché?

I commenti degli amici. Facce pulite, momenti spensierati. E’ una galleria infinita di immagini e video quella che si trova su internet e gira intorno al mondo della danza e della Eskhara ballet in particolare. Ci sono gli spettacoli e i “dietro le quinte”, le prove e i viaggi in bus per raggiungere le città dove c’era da gareggiare. E c’è Igor, soprattutto, alle prese con i passi più impegnativi. La danza era la sua vita, era praticamente tutto per quel ragazzo che oggi amici e coetanei salutano dal web. Il mondo di internet dove i giovani ormai dialogano più che di persona. Commentando la notizia sul sito “Latina24ore.it” Marco dice «igor ricordati ke resterai sempre nei cuori di tutta scauri…ti vogliamo bene….». C’è poi “ballerina” «igor resterai sempre nel mio cuore…. la nostra è stata una splendida estate…. sempre forza danza….». Ancora Valeria: «igor mi dispiace tanto di quello che è successo..non ci posso ancora credere..ricorda ke anke se di persona non sarai presente,nel mio cuore ci sarai sempre..ti voglio un mondo di bene..by valeria marino!! da napoli!». E Jennifer chiede «perché hanno ucciso questo ragazzo?». Salvatore: «Igor mi dispiace quello che e successo rimarrai sempre nei nostri cuori by ale carmine e sasy». Rita: «Avrà più senso ora questo cielo?… non lo so… preferisco immaginare il nostro peter pan nel suo immenso volo…ciao tesoro mio». C’è Alessandra, poi: «Anche da lassù ballerai con la passione di sempre e ad ogni conteggio sarà vivo il tuo respiro» e infine Clarissa «tutti noi porteremo avanti il tuo sogno…ballare… e tu dall’alto del cielo sorriderai… non ti conoscevo bene ma abbastanza per capire che fossi una persona speciale…ciao…» Messaggi di ragazzi che non sanno darsi una spiegazione, giovani che sognano con le parole della canzone “Come what may” ovvero “Qualunque cosa succeda”, del film “Moulin Rouge”: «Improvvisamente la mia vita non sembra cosi sprecata, tutto ruota attorno a te non ci sono montagne troppo alte Non ci sono fiumi troppo selvaggi. Cantando questa canzone mi sento li al tuo fianco. Nuvole di tempesta possono coprire Il cielo e le stelle possono entrare in collisione ma io ti amerò fino alla fine del tempo. Qualunque cosa succeda, io ti amerò finché morirò» .

Un talento per la danza. Era chiusa ieri la scuola di danza “Eskhara”, sull’Appia, il locale di Scauri dove Igor Franchini aveva esercitato negli ultimi tre anni la sua grande passione di ballerino. La notizia della tragica morte del ragazzo ha sconvolto i suoi giovani compagni di danza. E il titolare della scuola, il maestro Fabio Mazzeo, non nasconde la sua commozione. «Igor amava tantissimo la danza, specie quella moderna – dice – Era bravissimo, dotato di talento naturale. Si può dire che non viveva che per la danza. Era preparatissimo, come dimostrano i suoi successi in tanti concorsi e in esibizioni nazionali. Nella nostra scuola, che frequentava da tre anni, era benvoluto da tutti, sembrava destinato ad una carriera brillante. Non riesco a capacitarmi di quel che gli è accaduto. Igor non meritava di veder spezzare così la sua ancor giovane vita. Mi auguro che sia fatta presto chiarezza e, soprattutto giustizia, sulla tragica vicenda di questo ragazzo sfortunato». E la tristezza si condensava, ieri, in quelle finestre chiuse della scuola. (* Fonte: Il Messaggero, 01-02-2009)

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