SPARI A NORMA, IL MISTERO DEL FOGLIO DI “TONINO”

29/01/2009 di

di GIOVANNI DEL GIACCIO *

Un foglio di calendario, la scritta in rosso “Alessandro” e poi tanti caratteri illegibili. E’ la lettera che Albino Antonima, l’uomo di 86 anni che domenica a Norma ha prima tentato di uccidere l’amico Alessandro Coluzzi, 71 anni, e poi si è tolto la vita, aveva in tasca. Il reperto è in mano ai carabinieri, forse in quelle poche righe l’anziano suicida voleva spiegare quale fosse la situazione con Coluzzi, arrivata ormai al punto di rottura.

Per ragioni che si sta cercando di capire dopo la tragedia. Anche se l’esistenza di quel foglio – che purtroppo non dice nulla – era nota sin da venerdì. Quando Antonima, secondo il racconto della figlia la sera di domenica, era stato riaccompagnato nel paese lepino dove viveva da solo. Alcuni testimoni hanno riferito che quella “lettera” ce l’aveva già e che l’aveva anche mostrata. Prima nel bar “La Terrazza” dove domenica poi s’è consumata la tragedia, quindi ai carabinieri. I quali forse perché era illeggibile e forse conoscendo il personaggio – che ripeteva ogni giorno che sarebbe morto – l’avevano fatto riaccompagnare a casa senza preoccuparsi più di tanto di quel pezzo di carta. Sempre venerdì avrebbe accusato un lieve malessere all’intero del bar, chiedendo di essere accompagnato in farmacia, anche se l’esercizio era chiuso e la cosa si era risolta così.“Alessandro”, come Coluzzi, che due giorni dopo avrebbe ricevuto un colpo di calibro 7,65 in testa. E’ vivo per miracolo, mentre “Tonino”, come tutti conoscevano Antonima a Norma, si è ucciso con quella stessa arma che aveva in casa dal 1950 ma manteneva ancora in perfetta efficienza.Cosa voleva dire il suicida con quella lettera? Forse, come avviene in casi del genere, chiedeva solo di essere “fermato”, di non poter compiere il suo gesto. Lo stesso discorso di chi vuole uccidersi, si imbottisce di farmaci e poi chiama un numero di emergenza. Ma sono solo ipotesi, la verità su quanto accaduto la conosce purtroppo solo l’uomo che si è tolto la vita. Una persona che a Norma, a dire il vero, era nota per alcune singolari esternazioni sempre legate alla data della sua morte. Nessuno avrebbe immaginato, insomma, che potesse compiere un gesto del genere. Invece ha preso quella pistola e l’ha fatto. E in paese si continua a parlare di quel biglietto ma anche delle condizioni di Coluzzi. Le sue condizioni sono migliorate, l’uomo oggi dovrebbe essere “superficializzato” ovvero fatto uscire dal coma, mentre l’intervento per rimuovere il proiettile e ricostruire la mandibola è in programma domani. Dopo l’operazione potrà essere ascoltato dai carabinieri e il quadro sarà finalmente più chiaro.(* Il Messaggero, 29-01-2009)