OMICIDIO PISNOLI, IL METRONOTTE NON RISPONDE AL GIUDICE

27/01/2009 di
Fabio Angelucci, il metronotte arrestato nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Massimo Pisnoli, il suocero del calciatore della Roma Daniele De Rossi, ha preferito non rispondere alle domande del giudice Tiziana Coccoluto. Ieri pomeriggio Angelucci si è avvalso della facoltà di non rispondere in sede di interrogatorio di garanzia.

L’uomo è già in carcere per una rapina commessa proprio con la vittima, Massimo Pisnoli, ma adesso deve rispondere anche del concorso nell’omicidio dell’uomo. L’arresto era stato chiesto dalla Procura di Latina (sostituto procuratore Raffaella De Pasquale) e disposto dal gip del Tribunale di Latina. Secondo la ricostruzione dell’accusa Fabio Angelucci, incensurato, sarebbe stato alla guida dell’auto con la quale Massimo Pisnoli è stato condotto sul luogo del delitto, nei pressi della stazione di Campoleone. Il movente dell’omicidio sarebbe proprio quella rapina: Pisnoli non avrebbe diviso il bottino con lo stesso metronotte – incastrato dalle immagini dell’impianto a circuito chiuso della Banca di credito cooperativo di Roma – e con gli altri componenti della banda, Gabriele Piras e Giuseppe Arena. Un bottino a dir la verità modesto, appena 9.600 euro, ma evidentemente i contrasti nel gruppo e l’atteggiamento di Pisnoli hanno scatenato la reazione violenta. Ora si indaga su eventuali altre rapine compiute dalla banda.