CODICI: RESTITUIRE SOMME A UTENTI NON SERVITI DAI DEPURATORI

21/01/2009 di

«Con la sentenza n. 335 dell’ 11 ottobre del 2008 la Corte costituzionale, chiamata a giudicare della legittimità del pagamento della quota di depurazione nelle bollette dell’acqua, ha dichiarato ‘illegittimò richiedere il pagamento della tariffa riferita al servizio di depurazione agli utenti che non utilizzano il servizio.


In seguito a tale sentenza – spiega l’associazione Codici – la società Acea spa sarà chiamata a restituire agli utenti sprovvisti del servizio di depurazione i canoni indebitamente percepiti, con effetto retroattivo a cinque anni. Secondo stime ufficiali, infatti, nel solo territorio di Roma e provincia gli utenti non serviti da depuratore sarebbero il 20-30% del totale. Codici fa un accesso agli atti per prendere visione dei contratti di servizio e verificare la presenza nonché il funzionamento dei depuratori negli Ato 1, 2, 3, 4 e 5, che gestiscono il servizio per nelle zone di Viterbo, Roma, Rieti, Latina e Frosinone. L’associazione invita, inoltre, gli utenti danneggiati a rivolgersi presso i suoi sportelli per un aiuto concreto vòlto ad ottenere la restituzione dei soldi indebitamente pagati ad Acea spa negli ultimi 5 anni per un servizio mai utilizzato».