Camorra a Latina, tribunale poco sicuro: processo trasferito a Roma

06/10/2011 di
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Dopo quello sugli spari sull’Appia, trasferito a Roma anche il processo “Sfinge”sulle infiltrazioni del clan Schiavone nel territorio pontino. Il motivo è sempre lo stesso: il tribunale di Latina non è abastanza sicuro per ospitare un processo così delicato.

Sotto accusa sette persone arrestate dagli uomini della Squadra mobile di Latina nel maggio 2010. A giudizio Pasquale Noviello, Maria Rosaria Schiavone (nipote di Francesco, detto “Sandokan”), Mario Noviello, Francesco Gara, Agostino Ravese, Dario Flamini e Francesco Cascone. Per tutti l’accusa è associazione di stampo mafioso, estorsione, danneggiamento e porto abusivo d’arma da fuoco. Secondo l’accusa il gruppo aveva legami consolidati con la camorra campana e gestiva gli affari pontini.