SOCIAL CARD? IL PDCI: “UNA VERA BUFALA”

18/01/2009 di

Social card? L’ennesima bufala a danno dei cittadini. Alle numerose denunce di queste settimane ora si aggiunge quella dei Comunisti Italiani di Latina; “La social card che ha disatteso le aspettative di molte famiglie, mettendo a dura prova la loro pazienza. Una speculazione giocata sulla buonafede delle persone, sul bisogno reale della gente, sulla necessità di far tornare i conti che diventa impellente, talmente incalzante da rendere imperdibile anche un contributo così esiguo”.


“Anche in provincia di Latina, denuncia il segretario provinciale della Federazione PdCI, Vittorio Proietti, il ministro Tremonti ha inviato la lettera di presentazione della Social Card a centinaia di persone, alimentando in loro la speranza di poter accedere al contributo, ma molti hanno dovuto constatare, dopo ore di fila presso patronati, Inps, Comuni e Poste, di non avere i requisiti richiesti per poterla ottenere. Abbiamo visto molti anziani delusi e amareggiati, a volte persino furiosi per essersi visti respingere la richiesta. In effetti, tutti i pensionati che percepivano una pensione al di sotto dei 500 euro avevano pensato di far parte di quel contingente di “poveri” aventi diritto. Nessuno aveva detto loro che, per esempio, l’indennità di accompagnamento o una pensione di guerra precludevano l’accesso alla card! Addirittura abitare in un immobile con annesso il garage è stato motivo di esclusione dell’erogazione, visto che tali abitazioni sono considerate “immobili di lusso”. Su questo ultimo aspetto vale la pena soffermarsi perché la beffa è stata veramente studiata a tavolino. Infatti in Italia i proprietari di immobili superano 85% della popolazione e di questo il 75% ha un garage, perché una legge varata negli anni settanta, stabiliva che gli immobili di nuova costruzione dovevano avere annesso il garage. La previsione dell’erogazione di 1.300.000 card è lontana dalla realtà. I dati forniti dall’Inps prima di Capodanno non lasciano dubbi riguardo al fatto che l’operazione di Tremonti è una grande bluff. Su 520.000 richieste presentate, a livello nazionale, ne sono state attivate 330.000. A fronte delle 140.000 domande respinte per carenza di requisiti ci sono altrettanto richieste bloccate per motivi formali, relativi alla compilazione dei moduli complicatissimi e 52.000 persone in attesa di risposta. Inoltre, non tutte le card ottenute sono state attivate, con grande disappunto di chi, in fila nei supermercati autorizzati, se l’è vista rifiutare alla cassa! Come indicato sui moduli del ministero dell’Economia le tessere magnetiche avrebbero dovuto essere caricate entro due giorni lavorativi dalla consegna. Ma così non è stato. Una disorganizzazione inaccettabile perché gli effetti si ripercuotono sulle persone che hanno un bisogno tale di quel sussidio di povertà da essere disposti ad ogni sorta di sacrificio. Tra l’altro il bonus è spendibile solo presso la grande distribuzione abilitata al circuito Mastercard e non, come sarebbe stato più logico, presso panifici, latterie, drogherie, supermercati, macellai, alimentari che stanno sotto casa”.