“IL BRASILE DIRA’ NO ALL’ESTRADIZIONE DI CESARE BATTISTI”

07/01/2009 di

Il Brasile è pronto a negare l’estradizione in Italia dell’ex leader dei Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti. Lo riferisce «la Stampa», citando una «fonte molto altolocata e assai vicina al Guardasigilli brasiliano Tarso Genro». Alla base del no di Brasilia, ci sarebbero cause soprattutto di tipo politico.

Per Battisti, condannato in Italia per 4 omicidi, infatti, si è mobilitata buona parte del Partito dei Lavoratori, il partito fondato da Lula nel 1980, e, dopo ampie discussioni esterne, proprio l’ala anti-estradizione avrebbe avuto la meglio, convincendo anche il ministro della Giustizia a respingere le richieste italiane. In ogni caso, nulla di ufficiale per ora è stato stabilito dal Tribunale federale, che si deve pronunciare nei prossimi giorni. Se però l’estradizione dovesse essere negata, a nulla saranno valse, sottolinea il quotidiano torinese, le promesse degli ultimi due governi italiani che all’esecutivo di Lula avevano garantito che Battisti non rischierebbe il carcere a vita, perchè, nonostantante l’ex terrorista sia già stato condannato all’ergastolo in contumacia, la sua carcerazione non supererà comunque i 30 anni, e anzi dovrebbe ridursi ulteriormente con gli sconti di pena previsti dalla legislazione italiana.