DISCARICA DI BORGO MONTELLO, PROROGA PER ECOAMBIENTE

22/11/2008 di

 di GIOVANNI DEL GIACCIO *

L’autorizzazione è arrivata in extremis ed è a tempo. Da qui al 4 dicembre la discarica di Ecoambiente, dove conferisce il Comune di Latina insieme a quelli di Anzio e Nettuno in “deroga”, potrà continuare a funzionare.

L’autorizzazione precedente scadeva ieri e fino all’ultimo istante non era certa la possibilità che potesse andare avanti. Alla fine dalla Regione è arrivato l’atteso “sì” per un aumento del 10% del volume consentito che garantirebbe un’autonomia di ancora 6-7 mesi ma nell’autorizzazione è indicata appunto la data del 4 dicembre. Vale a dire tredici giorni di autorizzazione, in attesa della conferenza dei servizi che dovrà decidere sulla bonifica degli impianti. Alla Ecoambiente vanno avanti ma adesso hanno questa “spada” sulla testa, unita alla chiusura dell’indagine sull’inquinamento delle falde acquifere nella zona delle discariche di Borgo Montello.

Un atto notificato nei giorni scorsi al presidente e vicepresidente della società, rispettivamente Vincenzo Rondoni e Bruno Landi. L’accusa ipotizzata dalla Procura della Repubblica è “inquinamento delle acque destinate ad alimentazione umana”. Come uscirne? La vicenda sarà affrontata appunto in conferenza dei servizi, tra l’altro alla vigilia di ulteriori decisioni da parte della Regione che in attesa di “chiudere” il ciclo dei rifiuti deve necessariamente far ampliare gli impianti esistenti. Ma ha scelto la politica dei piccoli passi, la verifica delle modalità seguite, vuole avere certezze sull’impiantistica per il pre trattamento dei rifiuti prima del conferimento. Per questo resta aperto, sia pur legato a un flebile filo, il “tavolo” istituzionale con Provincia e Comune di Latina nel tentativo di trovare una soluzione condivisa. Intanto c’è stato questo “stop” della Regione che dopo la notifica dei provvedimenti legati all’inquinamento ha dato un’autorizzazione a tempo. Dopo anni di parole e promesse al momento alternative alle discariche non esistono, ma prima di procedere con l’ampliamento per il quale è in corso la valutazione d’impatto ambientale (stesso discorso per la Indeco che gestisce l’impianto attiguo) la Regione preferisce vederci chiaro.

La vicenda della “bonifica” risale a vecchie questioni, Ecoambiente è in affito su una parte del sito noto come “S 0” ancora al centro di una procedura fallimentare, una storia che si trascina da anni ma alla fine i nodi sembrano arrivare al pettine. «Ho chiesto una relazione sull’inquinamento – dice Vincenzo Bianchi, presidente di Latina Ambiente che per il 51% è proprietaria di Ecoambiente – ma questa vicenda ci dimostra come il tal quale in discarica non possa più finire, serve almeno a fare chiarezza in tal senso e a ribadire la necessità di impianti di pre selezione». Ma adesso l’attenzione è maggiore. (* Il Messaggero, 22-11-2008)