METRO LEGGERA, L’ENNESIMO PASTICCIO PONTINO

17/11/2008 di

E’ sempre più caos intorno al progetto della metro leggera di Latina. Oggi il sindaco Vincenzo Zaccheo ha convocato una conferenza stampa per tentare di chiarire la situazione ma le ultime notizie gettano ombre sul futuro del progetto.

La Regione Lazio ha chiesto di sottoporre l’opera alla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.). Legambiente sostiene che «i soci privati di Metrolatina SpA, che dovrebbero reperire il 40% dei finanziamenti (57 milioni di euro) hanno versato solo un terzo del capitale sociale». La polemica si è anche alimentata nel centrodestra: «Ci sono sembrati inopportuni, gli interventi del consigliere regionale Aldo Forte – si legge in una nota di Fabio Bianchi e Salvatore De Monaco – addirittura privo di fondamento su quanto l’amministrazione Comunale ha attivato per concludere l’iter di approvazione della metropolitana».

Il Partito Democratico non ha dubbi: «La Metropolitana è finta – scrive Claudio Moscardelli – o il progetto viene cambiato radicalmente oppure è meglio ritirarlo. L’alternativa a questo “pasticcio” è quella di utilizzare la strada “mare-monti”, ossia la strada a quattro corsie prevista dall’attuale Prg per collegare Latina Scalo alla città e alla marina». «E’ ridicolo che il sindaco Zaccheo attribuisca a cause politiche gli errori dei suoi tecnici – ha affermato Luigi Gallo, “L’Altra Latina” – errori e ritardi per il quale il progetto è stato bocciato. Deve dimettersi».

Grave anche il dietro front delle due società private che si erano impegnate a formulare una proposta concreta per la realizzazione della Metro leggera. La “Ciet” e la “Todini” hanno dato forfait all’ultimo momento. Ora non resta che affidare l’opera – se mai si farà – alla Sacaima spa di Venezia che si era proposta per investire il 40% delle spese, circa 57milioni di euro. La Metro dovrebbe collegare Latina Scalo al centro e successivamente ai quartieri Q4 e Q5. In tutto 17 chilometri di percorso.