Sperlonga, area espropriata: Comune sotto inchiesta

13/08/2011 di
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E’ un caso al limite del grottesco quello che sta animando la Marina di Bazzano, a Sperlonga. Un terreno di circa 40.000 metri quadrati a ridosso della Flacca è stato improvvisamente espropriato dal Comune nonostante sia pendente un contenzioso giudiziario che si concluderà con l’udienza del prossimo 30 agosto davanti al Consiglio di Stato.

Il Comune vuole realizzare un parcheggio da 250 posti auto, per decongestionare il traffico nell’area compresa tra le gallerie di Tiberio e di Capovento, davanti a una delle più belle spiagge pontine. I proprietari del terreno, titolari del vicino stabilimento «Costa D’Oro», ritengono l’esproprio un atto «inammissibile, per giunta effettuato nonostante la sospensiva del Consiglio di Stato davanti al quale c’è già l’udienza fissata per il 30 agosto».

Il proprietario Alberto Del Vecchio ha presentato un esposto alla Procura di Latina. E ieri gli uomini del Corpo Forestale hanno sequestrato una parte dell’area (solo 348 mq) quella che conduce allo stabilimento balneare e all’abitazione della famiglia Del Vecchio. Nominato come custode giudiziario proprio il titolare, Alberto Del Vecchio, che potrà far transitare i clienti dello stabilimento (si tratta dell’unico accesso) «vietando contestualmente alla Pubblica Amministrazione le ulteriori attività inerenti l’esproprio», si legge nel verbale di sequestro.

In sostanza il Comune ha espropriato l’area, il 5 agosto scorso, non curante della sospensiva disposta dai giudici amministrativi. E ora, dopo l’apertura di un’indagine della Procura, sul registro degli indagati sono stati iscritti l’assessore all’Ambiente Joseph Maric che era stato delegato dal sindaco Rocco Scalingi a seguire le operazioni di esproprio; l’assessore all’Urbanistica, Tony De Simone, e il dirigente del settore Lavori Pubblici ed Espropri, Massimo Pacini. I reati contestati sono abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio per non aver rispettato un ordine impartito dalla magistratura amministrativa.