EX CARABINIERE UCCISO A MINTURNO, CACCIA AGLI ASSASSINI

11/11/2008 di

di SANDRO GIONTI *

Il cerchio si stringe intorno ai due giovani malviventi ricercati per omicidio, che giovedì pomeriggio hanno accoltellato all’addome, a Minturno, il 79enne Sabato Mauriello, il maresciallo dei carabinieri in pensione deceduto domenica mattina presso l’ospedale “Dono Svizzero” di Formia.


I carabinieri, che stanno setacciando il sud pontino e l’area campana al di là del Garigliano, avrebbero raccolto importanti indizi per risalire all’identità degli aggressori, anche attraverso il rilevamento di varie impronte digitali nell’appartamento dell’ex sottufficiale dell’Arma in corso Vittorio Emanuele, nel centro storico di Minturno. Da due giorni sono stati posti i sigilli all’abitazione, al terzo piano di uno stabile poco distante dalla cattedrale di San Pietro. Gli inquirenti hanno interrogato a lungo i familiari di Sabatino Mauriello: la moglie Maria, le figlie Rosalba e Graziella, la nipote Sara, gli altri congiunti, gli stessi inquilini dello stabile che occupano gli appartamenti distribuiti su quattro piani.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Gregorio Capasso, tende a chiarire alcuni aspetti oscuri della vicenda. E’ stata un’aggressione a scopo di rapina, che avrebbe potuto compiersi anche senza ricorrere all’uso del coltello viste le malferme condizioni fisiche dell’anziano padrone di casa o ci sono altri motivi alla base del ferimento, magari legati ad una vendetta o qualcosa di simile? Le ipotesi sono tante. Sabatino Mauriello, che durante il suo servizio aveva diretto le stazioni dei carabinieri di Minturno e Castelforte e lavorato negli ultimi anni presso il carcere militare di Gaeta, aveva dichiarato agli inquirenti di aver subìto l’aggressione, intorno alle 16 di giovedì scorso, da due giovani che si erano spacciati per tecnici dell’Enel impegnati a rilevare la regolarità delle apparecchiature. «Non so come sapessero che ero solo in casa in quel momento – aveva affermato Mauriello – Mi hanno chiesto soldi, ho risposto che non ne avevo in casa e uno dei due, forse per timore che io potessi avvicinarmi ad una finestra e chiedere aiuto, mi ha ferito allo stomaco con un coltello prelevato dalla cucina della mia abitazione. E poi sono scappati lasciandomi sanguinante sul pavimento». Una ventina di minuti dopo rientrarono a casa la moglie Maria e la nipote Sara, prestando all’anziano congiunto i primi soccorsi. Poi la corsa in ospedale, l’intervento chirurgico, un apparente miglioramento delle condizioni fisiche e, infine, poco prima delle 11 di domenica, il tragico epilogo. Un improvviso blocco renale. Causato dalla coltellata all’addome o da altri aspetti clinici? Lo stabilirà l’autopsia che sarà eseguita nella tarda mattinata di oggi, presso l’obitorio del cimitero di Castagneto, dal medico legale Maria Cristina Setacci.
I funerali dovrebbero svolgersi domani nella chiesa di San Pietro. Ieri, intanto, il circolo anziani attiguo all’abitazione di Sabatino Mauriello, e da lui frequentato fino a pochi giorni prima, è rimasto chiuso in segno di lutto. (* Il Messaggero 11-11-2008)