VANDALI ALL’ISTITUTO MATTEI, INDAGA LA POLIZIA

31/10/2008 di

di LAURA PESINO *

Un atto vandalico o forse, più probabilmente, un furto studiato e progettato, da chi magari conosceva il luogo e sapeva cosa trovare e come muoversi. La scoperta è stata fatta ieri mattina dal personale dell’istituto professionale superiore Enrico Mattei.

Una porta forzata nel laboratorio di chimica, alcuni oggetti mancanti e altri completamente distrutti. Tanto basta perché il preside dia l’allarme alla Questura e ai vigili del fuoco. Nelle sale del laboratorio mancano all’appello due bilancini elettronici di precisione del valore di qualche centinaio di euro l’uno, ma questo è solo il risultato di una prima sommaria ricognizione. Il resto poi è distrutto o parzialmente danneggiato, dalle ampolle di vetro allo schermo di un computer, mentre sul bancone del laboratorio la polizia ha repertato alcune tracce di sangue lasciate con ogni probabilità dai ladri. Tutto accade nelle ore notturne. Viene forzata la porta esterna del laboratorio che affaccia direttamente su un piazzale sul retro dell’istituto, la parte più isolata e meno visibile. E l’allarme, inspiegabilmente, non scatta.

Il furto però avviene esattamente a ventiquattr’ore di distanza da un altro episodio analogo, consumato sempre nel laboratorio di chimica nella notte tra martedì e mercoledì. Stesso metodo: porta esterna forzata e allarme manomesso e anche in quel caso a sparisce un bilancino elettronico. Allarme e porta vengono subito sistemati, ma il giorno seguente, di nuovo, la sorpresa. E il preside racconta che il mese scorso un tentativo di forzare la porta della scuola si era consumato anche nella succursale di via Doria dell’istituto. «Abbiamo già inviato alla Provincia la richiesta di installare un impianto di videosorveglianza – spiega il dirigente, Amato Polidoro – e di realizzare una recinzione esterna del cortile, anche a spese della scuola se l’amministrazione ci accorda l’autorizzazione». Le indagini sono in corso e forse non è un caso che meno di una settimana fa, su richiesta dello stesso dirigente, in via precauzionale, gli agenti della Questura avevano ispezionato il Metti e l’istituto Einaudi nel corso di controlli antidroga.

Intanto, la Questura è a un passo dal risolvere anche un altro giallo che ha riguardato un istituto superiore del capoluogo. Il caso della creolina al Majorana, ritrovata nelle aule il 19 e il 24 settembre scorsi, ha fatto scattare le indagini per individuare i responsabili. In quel caso erano stati allertati vigili del fuoco e specialisti dell’Arpa e l’istituto era rimasto chiuso per tre giorni.  (* Il Messaggero, 31-10-2008)