Povertà nel Lazio, a Latina tante richieste di lavoro

08/07/2011 di
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Giovani, donne straniere coniugate che chiedono un ampio aiuto (lavoro, istruzione, alloggio e beni materiali); italiani che richiedono beni e servizi materiali e uomini separati o divorziati, tra i 46 e i 55
anni, che hanno bisogno di un alloggio.

Sono i risultati del rapporto «Le cifre dell’accoglienza», uno studio e una riflessione sulle povertà del Lazio, analizzate provincia per provincia, in 18 diocesi del territorio.

Un lavoro di «rete» presentato questa mattina dalla Caritas Lazio alla Domus Nova Bethlem che ha analizzato le attività di accoglienza dei centri di ascolto parrocchiali regionali. In tutto il Lazio sono stati ascoltati 9.339 «casi» di cui sono stati descritti i profili e analizzate richieste e variabili. La nuova famiglia che arriva in Italia, l’anziana sfrattata, chi fatica a pagare le bollette, chi aspetta un permesso di soggiorno, problemi sanitari, sostegno socio-assistenziale, sussidi queste le domande più frequenti.

La casistica varia delle rilevazione di «domande di vita» ci dicono che nei centri di ascolto il numero delle donne è 3 volte maggiore rispetto a quello degli uomini, che ci sono tre stranieri ogni italiano, che la media dell’età è tra i 35 e i 45 anni, che ci sono più coniugati che separati e che Roma ha la metà degli ospiti regionali che si rivolgono alla Caritas.

All’interno dei numeri analizzati tra le giovani donne straniere coniugate emerge che nella provincia di Latina sono le richieste di lavoro le più avanzate, a Frosinone invece le più numerose sono legate all’istruzione, infine Roma è la città con maggiore eterogeneità delle domande.

A Viterbo invece la maggior parte degli utenti è di sesso maschile e la loro attenzione si focalizza sul lavoro, l’alloggio e i beni materiali. Per quanto riguarda gli italiani invece emerge la preoccupante caratteristica che, pur avendo un buon grado di inclusione sociale, questi soggetti faticano a garantirsi una sopravvivenza senza stenti: famiglie, anziani, separati, vedove è il loro identikit. Infine per quanto riguarda gli uomini separati o divorziati il loro numero è sempre in crescita perché spesso la separazione determina un impoverimento della persona perché avviene in una fase adulta della vita.