Beni confiscati alla mafia, 315 nel Lazio

03/10/2008 di

Sono 315 i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata nel Lazio dal 1982, anno in cui è entrata in vigore l’apposita legge per la confisca, fino ad oggi.

Lo ha reso noto l’associazione contro le mafie, Libera, che ha fornito anche i dati sui beni ‘destinatì ma non ancora consegnati, che nella regione sono ancora 22. Tra gli immobili destinati e consegnati, invece, 140 sono stati finora trasferiti ai comuni e 52 mantenuti dallo Stato.  Appartamenti, terreni, locali e ville sono state sequestrate in questi anni soprattutto a Roma e nella sua provincia, a Grottaferrata, Ladispoli e Marino ma anche in provincia di Latina, a Gaeta e Pontinia. Gli immobili della criminalità organizzata sequestrati nel Lazio sono diventati adesso, soprattutto, centri per attività sociali, scuole o uffici pubblici. “Ma bisogna ancora fare chiarezza, perchè in materia di sequestri da un punto di vista normativo non esiste ancora un testo unico”, ha detto oggi il presidente di Libera Don Luigi Ciotti a margine di una premiazione nella sede della Provincia di  Roma. “In tutta Italia almeno 1700 beni confiscati sono sotto ipoteca bancaria – ha aggiunto – e c’è il serio rischio che la mafia possa riprenderseli attraverso i prestanome”.