ACQUALATINA, ZARATTI: “DALLA PROVINCIA ATTACCHI SCOMPOSTI”
«L’obiettivo della proposta di modifica alla legge regionale 22 gennaio 1996, n.6, già approvata in Giunta e che alla ripresa delle attività istituzionali verrà discussa in commissione e poi in Consiglio è quello di garantire un corretto ed equo utilizzo delle risorse idriche da parte delle collettività locali».
È quanto si legge in una nota dell’Assessorato regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti che così replica all’Assessore alla Attività Produttive della Provincia di Latina. «C’è la determinazione a esercitare fino in fondo i poteri di indirizzo e controllo della Regione – spiega Zaratti – anche attraverso la procedura di nomina dei responsabili delle segreterie tecnico operative delle Autorità d’Ambito, figure che devono esercitare il proprio ruolo di terzietà nei confronti dei gestori».
«Questo è il principio ispiratore che dovrebbe muovere le istituzioni – dice Zaratti – a cominciare dalla Provincia di Latina, che dovrebbe garantire una gestione democratica, moderna ed efficiente delle risorse idriche nell’ATO4. Ma il numero dei contenziosi amministrativi in corso con i Comuni, le indagini della Magistratura e della Corte dei Conti e le fortissime contestazioni tra i cittadini e le comunità locali pongono molte ombre sulla gestione del servizio idrico».
«Quanto ai ricorsi amministrativi – prosegue Zaratti – l’Assessore D’Arco sa bene che le Regione quando è stata chiamata in causa dalla Provincia di Latina e da Acqualatina, ha sempre avuto ragione del proprio operato e questo dovrebbe suggerire miglior cautela nell’impiego delle risorse pubbliche da parte dell’ente». «Questi attacchi scomposti e veementi di fine estate sono sì il segno di una disperazione politica di chi, sulla gestione della risorsa idrica, perde il consenso dei cittadini, senza risolvere i problemi del servizio idrico, che anche durante questi mesi più volte ha mostrato disservizi e inefficienze».