PICCHIATA PER GELOSIA DELL’EX FIDANZATO, GRAVE UNA DONNA ROMENA

29/08/2008 di

È stata picchiata selvaggiamente dall’ex convivente per gelosia dopo che lei aveva deciso di lasciarlo.


Vittima è una giovane donna romena che nella notte è stata aggredita e colpita al volto con calci e pugni dal suo ex compagno, un cittadino albanese. L’episodio è avvenuto in un appartamento di Latina. L’uomo ha fatto irruzione in casa e, dopo aver picchiato la convivente, l’ha caricata in auto abbandonandola presso i familiari di lei. Immediati i soccorsi dei sanitari dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, che hanno poi stabilito il trasferimento della donna al Gemelli di Roma in seguito all’aggravamento delle sue condizioni. L’uomo è invece stato arrestato dagli agenti della volante della questura di Latina. Il processo è stato rinviato alla prossima settimana, intanto lui resta in carcere nonostante la richiesta dei domiciliari avanzata dal legale Giancarlo Vitelli.

Gani Troplini, 26 anni, albanese pregiudicato, è stato arrestato alle 4.30 di stamani dagli agenti della Squadra Volante di Latina con l’accusa di lesioni gravissime. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti per rissa, intorno alla
mezzanotte è andato a casa dell’ex fidanzata, M.A., romena, di 24 anni, nonostante diffidato dall’avvicinarsi a lei a causa di una precedente denuncia presentata dalla donna. La giovane si era separata da lui dopo una tumultuosa relazione in cui più volte aveva dovuto subire minacce.

Dalla ricostruzione fatta dagli uomini della Volante, l’albanese ha iniziato a colpire violentemente la porta dell’abitazione di via Terenzio, a Latina, tanto da indurre la ex ad aprigli, temendo il peggio. Sempre sotto minaccia, la giovane romena ha seguito
Troplini fuori di casa, salendo a bordo di una Mercedes di proprietà del padre dell’albanese. Raggiunto il parcheggio di Latina Fiori la discussione è presto degenerata: l’albanese, approfittando del buio e dell’assenza di testimoni, ha iniziato a colpire la ragazza
violentemente, a calci e pugni, fino allo svenimento. Troplini a quel punto ha caricato la donna nel bagaglio dell’auto, tenendola rinchiusa per diverso tempo. Una volta rinvenuta, nonostante avesse perso molto sangue per le gravi ferite l’uomo ha
costretto la giovane romena, dopo averle fatto riprendere i sensi, a seguirlo a Borgo San Michele, a casa del padre di lui. Qui, i
due dopo aver parlato tra loro, hanno deciso di portarla in ospedale, ma solo dopo averla ulteriormente minacciata e costretta a fornire una diversa versione dell’accaduto, ovvero un incidente stradale. I sanitari che hanno prestato le prime cure alla giovane romena, tuttavia, non channo creduto assolutamente alla versione resa, e hanno chiamato la Polizia, al cui arrivo la donna ha confessato le violenze subite. La 24enne, ricoverata con una prognosi di 30 giorni, è stata trasferita per la gravità
delle ferite al volto presso un ospedale di Roma, dove i medici le dovranno ricostruire l’apparato dentale e la mandibola. Gli uomini della questura hanno individuto Troplini in sala d’attesa, ancora con i vestiti sporchi del sangue della donna. Dopo averlo
bloccato gli uomini della Volante hanno perquisito l’auto, in cui sono state trovate tracce di sangue nel portabagagli. Troplini, arrestato per il reato di lesioni gravissime, è stato portato in questura per il fotosegnalamento, mentre la vettura è
stata sequestrata. Successivamente, dopo la convalida dell’arresto per direttissima, l’albanese è stato portato nel carcere di Latina.