Indagine sui bambini di Aprilia, poco movimento e troppa tv

07/06/2011 di
bambino-grasso-obeso-latina-aprilia-478612533

Più di un bambino su 10 non fa alcuna attività sportiva, il 71% cammina per meno di 30 minuti al giorno e quasi 1 ragazzo su 3 (31%) mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o meno spesso. Un genitore su quattro non controlla per quanto tempo i figli guardano la tv né cosa fanno e quanto navigano su internet.

Parte anche ad Aprilia “Pronti, partenza, via!”, un progetto d’intervento triennale che coinvolge oltre 66.000
tra bambini ed i loro familiari nei quartieri a maggiore rischio sociale di 10 città italiane, per la pratica
motoria e sportiva e l’educazione alimentare dei bambini e ragazzi, promosso da Save the Children insieme a
Kraft Foods Foundation, in partnership con Centro Sportivo Italiano (CSI) e Unione Italiana Sport Per tutti
(UISP)

Stile di vita salutare ed equilibrato cercasi. I bambini e ragazzi italiani oscillano costantemente tra salutare pratica
di discipline sportive, sedentarietà e cattive abitudini. E quelli della provincia romana non sono da meno. È
quanto emerge dalla ricerca conoscitiva realizzata da IPSOS per Save the Children e Kraft Foods Italia sugli stili
di vita dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni nel nostro paese1.

Più di un bambino o adolescente su 10 di Aprilia e della provincia di Roma2(13%) non pratica alcuna
attività motoria nel tempo libero. Assenza sul territorio (12%) o malfunzionamenti delle strutture pubbliche
o private sono le cause segnalate dai bambini, insieme al fatto che i genitori non possono accompagnarli (12%),
ma un 25% di loro ammette che preferisce videogiochi e TV e ben il 63% non ama fare sport. Critica la
situazione anche durante le ore scolastiche dedicate all’attività motoria e alla pratica sportiva: secondo
i genitori italiani intervistati, il 9% dei figli non fa movimento neanche a scuola, e ad Aprilia le cause indicate
dai bambini includono l’assenza di uno spazio attrezzato (8% dei casi, dato di punta tra le 10 città evidenziate e
doppio rispetto alla media nazionale del 4%), o se c’è non è in buone condizioni (52%, dato anche questo di gran
lunga superiore a quello nazionale pari al 34%).

Secondo il 57% dei genitori apriliani, i loro figli passano il tempo libero prevalentemente a casa propria
o di amici. Di questi, il 44% dichiara che non esistono spazi all’aperto dove i bambini possono incontrarsi con
gli amici, il 15% dice che nei luoghi di aggregazione non esistono condizioni di sicurezza e pulizia adeguate, e
infine il 41% afferma di non poterli accompagnare e supervisionare.

Anche il 35% dei bambini e ragazzi intervistati ad Aprilia e nella provincia romana dichiara più in
generale di passare poco tempo all’aperto: il 10% di essi non gioca mai o quasi mai fuori con gli amici,
mentre ben un quarto lo fa solo qualche volta al mese. Sebbene la televisione sembri essere ridimensionata
rispetto al passato – in media i bambini italiani affermano di guardarla per circa un’ora al giorno, un po’ di più
nel fine settimana- più di 3 ore di TV al giorno sono la regola per il 7% dei bambini apriliani durante la
settimana che diventano però il 25% nel weekend (dato più alto tra le 10 città) e il 7% naviga più di 3 ore al
giorno su internet.

Più di 1 genitore su 4 (27%) non controlla per quanto tempo i propri figli restano incollati agli schermi
né cosa fanno e quanto navigano su internet. Per contro, il 59% dei genitori italiani si preoccupa se i figli
stanno all’aperto, e ad Aprilia e nella provincia romana la principale causa indicata dal 58% è la paura
degli sconosciuti, seguita dal timore che si facciano male (22%), del traffico (12%) o che frequentino amici
pericolosi (8%).

Quando si sposta per qualunque esigenza, anche solo per andare a scuola, il 42% dei bambini e ragazzi di
questa zona lo fa accompagnato in auto, ben il 71% infatti cammina meno di 30 minuti al giorno (di questi il 28% lo fa per meno di 15 minuti) e un terzo di loro prende abitualmente l’ascensore.

La percezione dell’importanza di fare sport o attività motorie non va trascurata, soprattutto quando si parla di
ragazzi: per il 34% dei ragazzi chi fa sport o attività motoria è considerato positivamente, ma ben il 66%
non reputa sia importante o in ogni caso che lo sia più essere esperti di videogiochi, cartoni o calcio
(contro il 52% della media nazionale). Nell’impiego del tempo libero vengono privilegiate attività individuali
come leggere (57%) o ascoltare musica (54%), ma una domanda forte di socialità viene dai desideri
espressi che per il 45% dei bambini è quello di stare con amici e coetanei e per il 15% è quello di giocare
con loro all’aria aperta, anche se per il 23% ci vorrebbero più videogame o giocattoli.

Il tempo con i genitori viene sì trascorso andando a passeggio (48%), ma anche all’interno delle mura domestiche
(40%) o a casa di qualche familiare (42%). Tanti sono coloro che lo passano all’interno dei centri
commerciali (ben il 38% dei ragazzi).3

Anche l’alimentazione, altro tassello del corretto stile di vita, insieme alle attività sportive, al movimento e al
vivere all’aria aperta, presenta delle zone d’ombra. Nonostante i genitori della zona conoscano in genere
le regole per un regime salutare apprese soprattutto in ambito familiare o da letture, più di un terzo di loro
(36%) non le applica con i propri figli. Come conseguenza, quasi 1 ragazzo su 3 (31%) mangia la frutta
solo un paio di volte la settimana o meno spesso. È soprattutto dai pediatri che i genitori vorrebbero avere
più informazioni su una corretta alimentazione (48%) ma anche dagli insegnanti dei propri figli (30%).

Ad Aprilia e nella provincia romana i bambini inoltre non iniziano correttamente la giornata con la
colazione a casa nel 22% dei casi, a volte fanno pranzo (17%) e cena (20%) da soli o con gli amici. Ben il 30%
dei bambini dichiara di mangiare sempre davanti alla TV, con un 43% dei genitori che non contesta il fatto
o no c’è, mentre il restante 57% borbotta ma accetta la situazione.

L’obesità o il sovrappeso dei bambini e ragazzi in Italia appare per i genitori un problema consueto e che colpisce
un cospicuo numero di ragazzi: solo il 18% dei genitori intervistati, infatti, afferma che il problema riguardi meno
del 10% dei minori del nostro paese.

Il sovrappeso è maggiormente presente in famiglie che denunciano qualche problematica o difficoltà
relazionale o famiglie mono-reddito, in cui le madri sono casalinghe. “Ad un primo sguardo, i dati evidenziano che, seppure lo stile di vita diffuso tra la popolazione di genitori e ragazzi abbia dei connotati sostanzialmente positivi, come la diffusa pratica di discipline sportive o il consumo abituale di frutta e verdura per la maggioranza dei bambini, emergono situazioni che devono far riflettere” afferma Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.

“Ad una più attenta disamina, emergono forti criticità legate soprattutto a contesti socio-economici disagiati
– continua Neri – come ad esempio il fatto che l’ostacolo per fare attività motoria sia l’eccessivo costo delle
strutture private, visto il cattivo funzionamento o le scarse condizioni di sicurezza di quelle pubbliche”.

Guardando anche alle altre città, ad esempio come Palermo, infatti, l’eccessivo costo delle strutture diventa
un ostacolo insormontabile per ben il 57% dei ragazzi. A Milano anche giocare semplicemente all’aperto
con gli amici è causa di ansia per ben il 60% dei genitori per la paura che i bambini possano essere
avvicinati da sconosciuti. A Torino, 1 bambino su 4 non fa abitualmente colazione a casa e, a Bari, il 43%
dei genitori osserva di rado le regole per una corretta alimentazione con i propri figli.

Ed è proprio in realtà di questo tipo che occorre intervenire a rimuovere gli ostacoli per uno stile di vita davvero
salutare, creando sia spazi fisici adeguati che una rete di informazione e sostegno che coinvolga ragazzi, genitori,
insegnanti e operatori, volta alla promozione di comportamenti virtuosi.

E’ questa la sfida che Save the Children raccoglie insieme a Kraft Foods Foundation e in partnership con il
Centro Sportivo Italiano (CSI) e l’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP) lanciando oggi a Roma “Pronti,
partenza, via!”, un progetto triennale per sostenere, con interventi mirati, la pratica motoria e sportiva e
l’educazione alimentare dei bambini. “Pronti, partenza, via!”, che gode del patrocinio del Ministro della
Gioventù del Governo Italiano, si propone di sensibilizzare, informare e coinvolgere bambini, genitori,
insegnanti e operatori del settore per promuovere stili di vita più salutari in aree particolarmente disagiate di
10 città italiane distribuite su tutto il territorio nazionale: Torino, Genova, Milano, Aprilia (RM), Ancona,
Sassari, Napoli, Bari, Palermo e Catania.

“Un corretto stile di vita coinvolge più aspetti della quotidianità dei bambini e ragazzi, dal movimento, alla
fruizione del tempo libero, all’alimentazione. Coniugare in positivo queste dimensioni è particolarmente critico
negli ambienti sociali maggiormente svantaggiati, dove fare rete è la chiave per un intervento strutturato e sostenibile nel tempo, che possa influire in maniera decisiva nella creazione di una vera e propria cultura del
vivere sano”, conclude Valerio Neri. “In quest’ottica, Save the Children, insieme a Kraft Foods Foundation,
ha coinvolto nel progetto CSI e UISP , due partner che mettono la loro grande esperienza e il profondo
radicamento nel territorio al servizio di un intervento coordinato e integrato a più livelli e che per la prima volta
uniscono le loro forze in una collaborazione strutturata.”

“Siamo da oltre quarant’anni tra i protagonisti nel panorama alimentare italiano, grazie alla fiducia che i
consumatori ci hanno sempre riconosciuto, basata su valori solidi quali sicurezza, qualità e responsabilità,” ha
dichiarato Valerio Di Natale, Presidente del Gruppo Kraft Foods per il sud Europa. “Responsabilità che, per
noi, significa anche impegno nelle comunità che ci circondano. Ecco perché siamo felici ed orgogliosi di unire
le nostre forze con Save the Children in Italia per promuovere questo progetto tra le nuove generazioni in
particolare ad Aprilia, dove abbiamo uno dei nostri stabilimenti produttivi e proporremo ai nostri dipendenti di
partecipare in modo volontario al progetto, come nelle altre 9 città. Kraft Foods è il secondo gruppo alimentare
al mondo: supportare un’iniziativa di questa portata, per diffondere stili di vita corretti e salutari, è per noi
assolutamente prioritario, essendo parte della nostra identità”.

Una tra le due città del centro insieme ad Ancona, scelte dal progetto “Pronti, partenza, via!” per i suoi interventi,
Aprilia ha assunto nel corso degli anni le sembianze di un luogo dormitorio, dove molte famiglie giungono con
aspettative di lavoro, spesso disattese, che sfociano in disagi familiari come l’alcolismo e la tossicodipendenza.
Grazie all’intervento triennale previsto, i bambini e le famiglie dei Quartieri Primo, Gattone e Isole potranno
sperimentare il modello di intervento integrato del progetto “Pronti, partenza, via!”. I bambini e ragazzi avranno
a disposizione presso la Parrocchia Santi Piero e Paolo uno spazio adeguato dove avranno l’opportunità di
conoscere e sperimentare gli effetti positivi di stili di vita più salutari che combattono la sedentarietà e le sue
potenziali conseguenze negative per la salute e la socialità di cui tutti, e soprattutto i bambini, hanno bisogno
per crescere in modo sano e sereno. Tra gli interventi previsti, anche la riqualificazione di due campi sportivi
polivalenti. Sono già 120 i bambini delle classi I e II dell’Istituto Comprensivo G. Pascoli coinvolti nella prima
fase di preparazione e avvio del progetto.

Quello di Aprilia è uno tra i 10 interventi previsti in altrettanti quartieri a Milano, Torino, Genova, Ancona,
Sassari, Napoli, Bari, Catania e Palermo. Saranno più di 66.400 persone tra bambini dai 6 agli 11 anni e
loro famigliari, oltre a decine di operatori, educatori, insegnanti, pediatri e nutrizionisti, ad essere coinvolti
direttamente e attivamente dal progetto “Pronti, partenza, via!” a livello nazionale.

Il recupero di spazi e strutture in-door e out-door che si trovano in zone disagiate delle città si coniuga infatti con
l’azione formativa ed educativa specialistica all’interno delle scuole primarie per promuovere stili di vita salutari
per i bambini e le loro famiglie, oltre all’apertura di sportelli informativi per tutti. A nascere o ri-nascere saranno
campi da gioco, percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, skate e roller park, piste podistiche e ciclabili,
che accoglieranno le proposte di attività motoria e sportiva per i bambini e per gli abitanti del quartiere di ogni
età, favorendo un’azione di integrazione sociale a contrasto dei fenomeni di emarginazione diffusi in ampie fasce
della popolazione, soprattutto tra i più giovani.