STRAGE DUISBURG, UN ARRESTO AD APRILIA

12/08/2008 di

La Polizia di Reggio Calabria ha arrestato il latitante Gianfranco Antonioli, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, a seguito dell’attività di indagine nell’ambito dell’operazione denominata «Fehida» successiva alla «Strage di Duisburg».


Antonioli, che si nascondeva in appartamento nel centro del comune di Aprilia è ritenuto responsabile, in concorso con altri soggetti, di aver introdotto nel territorio italiano armi da guerra e tipo guerra, con l’aggravante di avere commesso il fatto per agevolare la cosca denominata Pelle-Vottari operante in San Luca con diramazioni in Germania. Dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dalla Squadra Mobile di Roma coordinate dal Servizio Centrale Operativo, è emerso che Antonioli approvvigionava di armi la cosca di San Luca attraverso i canali internazionali e in particolare con personaggi malavitosi bosniaci.

Antonioli utilizzava canali internazionali e sfruttava in particolare personaggi malavitosi bosniaci. Il 28 marzo 2007 Michele Carabetta insieme a Giuseppe Giosafatte Elia erano stati mandati da Antonio Pelle, 46 anni, nato a San Luca e detto ‘u vancheddù, e Santo Vottari, 36enne di Locri, considerati i capi della cosca Pelle-Vottari, a Roma per rimediare kalashnikov e altre armi. Marco Marmo in quell’occasione aveva svolto la funzione di tramite. Complici anche Antonio e Sonia Carabetta. La trattativa, svolta nella casa di Maria Rita Paone a Fondi, in provincia di Latina, non era andata però a buon fine. Il prezzo delle armi era infatti stato considerato troppo elevato da Santo Vottari e Antonio Pelle. Alla riuniione avevano partecipato anche Michele Carabetta, Pino Elia, Maria Paone, Francesco Napoli, Gianfranco Antonioli, Mario Di Bonito e Agostino Petrilli, 50 anni, nato a Terracina ma residente a Roma.

«Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, si è complimentato con il Capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, per l’importante operazione condotta dalle Squadre Mobili di Reggio Calabria e di Roma, che ha portato all’arresto ad Aprilia, del pericoloso latitante Gianfranco Antonioli. L’arresto di Antonioli, considerato ‘l’armierè della cosca di San Luca, cade ad una anno dalla strage di Duisburg e testimonia ancora una volta l’impegno incessante delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata». Lo comunica il Viminale con una nota.