CHIUSE DUE AGENZIE DI SCOMMESSE SENZA LICENZA

11/07/2008 di

La polizia li aveva costretti a chiudere perchè senza licenza, ma avevano ripreso l’attività infischiandosene del divieto. Due persone, S.F. e C.G., sono state denunciate dalla polizia a Latina per raccolta di scommesse senza licenza del questore e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

Le loro agenzie, a Latina e a Latina Scalo, sono state chiuse di nuovo. Un complice di C.G., il gestore di una sala giochi C.D., è accusato d’infrazioni penali e amministrative. Gli agenti della squadra mobile e della squadra amministrativa della questura di Latina sono intervenute contro agenzie della Stanley International Betting Limited, società di raccolta scommesse originaria di Liverpool in Gran Bretagna. Stanley non ha la concessione del ministero dell’Economia necessaria per operare in Italia perchè non ha partecipato alle gare previste dal Decreto Bersani del 2006 e indette dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Per questa ragione il questore di Latina aveva negato alle due agenzie la licenza. L’agenzia di S.F., in via Sezze, aveva dovuto chiudere la prima volta nel 2007 con un’altra sua sede in Via Isonzo. L’attività non cessò subito dopo l’ordinanza del questore, però, perchè il Tar Abruzzo si espresse contro. Solo dopo che il Consiglio di Stato, appellato dalla questura, ribaltò la sentenza del Tar la saracinesca potè essere tirata giù.

L’agenzia di C.G., in via della Stazione, dopo la chiusura era tornata di nuovo in una sala giochi, complice il gestore. Rimossi illegalmente i sigilli piazzati dalla squadra amministrativa nell’ottobre scorso, C.G. aveva ripreso a raccogliere scommesse. Aveva riaperto nonostante avesse richiesto in questura l’autorizzazione, dichiarando di aver definitivamente cessato l’attività, e nonostante da pochissimi giorni (19 giugno 2008) il Tar Lazio avesse rigettato il ricorso incidentale contro il diniego della licenza, confermando il provvedimento di chiusura. Sordi ai ripetuti chiarimenti forniti in materia dalla polizia amministrativa della questura, i due gestori avevano preferito e condiviso le ulteriori rassicurazioni degli avvocati della Stanley sul presunto buon esito delle conseguenze penali del caso.Per evitare che si ripetano episodi del genere, spiega la questura, è auspicabile che i cittadini segnalino alla polizia tutti i casi anomali o sospetti in materia di cui dovessero venire a conoscenza.