Pannelli solari ai “frutti di bosco”, la scommessa

07/04/2011 di
fotovoltaico

Frutti di bosco per creare pannelli fotovoltaici, facciate di grattacieli o edifici trasparenti in grado di catturare la luce del sole e molecole organiche da utilizzare nelle carrozzerie delle auto o nei tessuti degli abiti per confezionare giacche o camicie dove collegare I-pod o cellulari. Non è una tecnologia raccontata da Isaac Asimov nei suoi romanzi ma quella su cui sta lavorando il Chose, Polo solare organico della Regione Lazio, di cui oggi è stato presentato un bilancio delle attività.

Cinque anni di ricerca, 30 ricercatori al lavoro per il fotovoltaico del futuro, quello di terza generazione, che prevede l’utilizzo di molecole organiche, sia di sintesi chimica che di origine naturale (come ad esempio quelle estratte dal succo di mirtillo) per la creazione di pannelli fotovoltaici e l’applicazione di quest’ultimi in contesti nuovi, quali le facciate degli edifici, le auto, i computer fino ad arrivare ad abiti «ricaricabili» ad energia solare dove potere collegare direttamente I-Pod e cellulare I risultati raggiunti dal centro Chose hanno permesso di aumentare l’efficienza di conversione dei pannelli creati con molecole organiche: si è passato dall’1% all’11%, percentuale vicina a quella del silicio che si attesta su circa 14%. Secondo alcune stime si riuscirebbe a risparmiare il 60% sui costi di produzione rispetto all’utilizzo del silicio.

«L’obiettivo del Chose – ha detto il condirettore del Polo solare organico della Regione Lazio Aldo Di Carlo – è fare da ponte tra ricerca di base e industrializzazione. Il futuro immediato è quello di creare vetrate fotovoltaiche che ora col silicio non è possibile utilizzare su pareti verticali. Con questa tecnologia si potranno coprire facciate di grattacieli o edifici perchè i pannelli saranno trasparenti». Per Di Carlo grazie alla ricerca del Chose potrà avvenire ‘l’integrazione architettonica del fotovoltaico« ed ha aggiunto: »La Regione Lazio ci ha chiesto di trasferire il nostro know how alle aziende del territorio: la Erg e Permasteelisa si occuperanno, in un’industria sulla Palombarese, della prima linea di produzione dei pannelli di nuova generazione«.