MANSUTTI: “CON ME PER CAMBIARE DAVVERO LA CITTA'”

23/05/2007 di
di MONICA FORLIVESI * 
 
L´avvocato
non ha dubbi: «Se la città va bene così com´è continuate a votare il
centrodestra, ma se volete cambiare dovete votare Mansutti». Mansutti è lui, il
candidato a sindaco del centrosinistra, già primo cittadino per pochi mesi nel
1993 nel primo tentativo di governo di centrosinistra finito dopo pochi
mesi.


Ci riprova?
«Chi
meglio di me? Sono stato il primo a tentare 14 anni fa, credo nella possibilità
di un centrosinistra unito, e poi la passione politica ce l´hai nel sangue, non
finisce».
 
L´ha guardata da cittadino in questi anni,
non da amministratore, come l´ha vista crescere
Latina?
«Male, ora penserà che io faccia demagogia,
ma è una constatazione: è abbandonata a se stessa, ti rendi conto che manca una
guida politica. Il centrodestra ha i numeri e le risorse, ma mancano le idee e
gli obiettivi».
 
Se sarà lei il nuovo sindaco punterà
alle grandi opere o partirà dei bisogni quotidiani della città,
dell´ordinario?

«Io credo che le grandi opere siano
il completamento di un percorso, il mio impegno sarà quello di ridare una vita
normale alla città, dei servizi a prezzi accessibili, quartieri vivibili. Sulle
grandi opere discuteremo dopo, con calma, saranno decisioni
condivise».
 
Condividerà anche la decisione da
prendere sulla metropolitana di superficie o è contrario a
priori?
«No, assolutamente una scelta da condividere.
Realizzare la metropolitana di superficie presuppone una rivoluzione della
mobilità cittadina, con il superamento della Mare-Monti, si tratta insomma di un
intervento complesso, per questo indiremo un referendum e chiederemo alla città
di esprimersi. Le nostre decisioni saranno assunte dopo il dialogo, mai calate
dall´alto».
 
Prg, ne serve uno
nuovo?
«Sì, e lo faremo, l´abbiamo detto tante volte
che non condividiamo la politica urbanistica a colpi di variante di Zaccheo, noi
daremo regole certe. Le regole certe consentiranno agli imprenditori di lavorare
meglio e ai cittadini di essere tutelati e non penalizzati a favore di pochi.
Prima di tutto dovremo sanare le ferite inferte al territorio in questi anni,
quindi faremo un Piano straordinario della casa, il recupero della Marina e dei
borghi».
 
Recupero della Marina, in quale
modo?
«Realizzando quello che è stato disegnato nel
Piano particolareggiato disegnato dall´ingegner Panini nell´83 che prevede un
centro benessere a monte del Mastropietro, utilizzando l´acqua termale. E´
previsto anche centro congressi, impianti sportivi, ricettività alberghiera e
servizi a supporto. Ovviamente è necessario rifare il Piano spiaggia e togliere
le strutture che si trovano sulle dune. Per l´edificato invece che si trova a
ridosso della spiaggia, bisognerà avviare un ragionamento con i
proprietari».
 
Erediterebbe l´Università di Finestra e
Zaccheo come sindaco.
«Sì, ma così com´è non
funziona, è asfittica e non è legata al territorio. Prima di tutto dobbiamo
renderla autonoma, quindi istituire altri corsi, a partire da agraria ma anche
una facoltà umanistica, corsi che siano davvero
appetibili».
 
Acqualatina e Latina Ambiente, acqua e
rifiuti, sono stati due temi portanti della campagna
elettorale.

«Infatti. Sono convinto che vada
eliminata la politica dalle società partecipate, il cda deve essere formato da
tre tecnici e il Comune deve avere un unico compito: controllare che i servizi
siano efficienti, efficaci ed economicamente vantaggiosi. C´è chi dice che
voglio lasciare a casa i dipendenti di queste società, possono stare tranquilli,
non ce l´ho con loro ma con i vertici, quei vertici che fanno le assunzioni a
due mesi. Forse così si risparmia, ma la tutela e la dignità di chi lavora
dov´è?».
(* Il Messaggero, 23-05-2007)