VELTRONI: PER NOI LATINA MAI PIU’ LITTORIA

29/03/2008 di
«Parlo in una città che si chiama Latina, lo ricordo a chi avesse perso il senso della storia, era una città che si chiamava in un altro modo in un tempo che
nessun democratico vuole che ritorni». L’ha detto il leader del Pd, Walter Veltroni, durante un comizio elettorale a Latina, riferendosi alle ultime uscite di Ciarrapico sulla città laziale.

 
Veltroni, nel suo discorso, ha poi parlato della ripresa italiana nel dopoguerra. «È una stagione – ha osservato – che noi vogliamo ricordare e che qui ha un senso storico importante ricordare». Veltroni ha ricordato, senza mai nominarlo, il regime fascista, sottolineando che «è capitato che si potesse
togliere la libertà agli altri, che si potesse fare un regime che impediva che ci fossero i giornali, che ci fossero le associazioni sindacali». Il leader del Pd ha ricordato Altiero Spinelli, uno dei tanti uomini che hanno combattuto per la
liberà e pagato un prezzo altissimo.
  
"Mi stupisce pensare – ha aggiunto – che in parlamento possa arrivare qualcuno che fa lo stesso saluto di quelli che hanno firmato le leggi razziali". "L’Italia – ha concluso – è un paese che non può guardare agli anni Trenta, ma deve invece ricordare l’energia degli italiani che si sono trovati in una condizione di guerra interna e che hanno dovuto ricostruire su queste macerie il senso di sè. È quello che oggi dobbiamo fare. Persone che avevano visto
la notte e creato il giorno. Un’Italia grande che ha dimostrato la sua forza sapendo guardare al futuro".