Gasolio “allungato” con olio vegetale, maxi sequestro della Guardia di Finanza di Latina

11/04/2023 di

Nei giorni scorsi, nell’ambito di più interventi svolti al contrasto delle frodi nel settore delle accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina e i funzionari dell’Agenzia Dogane Monopoli, appartenenti all’Ufficio Antifrode della Direzione Territoriale e al locale Ufficio delle Dogane di Gaeta, hanno controllato diversi impianti di distribuzione del sud pontino e rinvenuto ingenti quantitativi di gasolio non a norma e pronto per essere immesso in consumo.

In particolare, in due distributori della piana di Fondi, le Fiamme Gialle della locale Compagnia e il personale delle Dogane hanno trovato complessivi 19.000 litri di gasolio non a norma, in quanto contaminato con solventi, già stoccato nel serbatoio per la successiva vendita, pertanto sequestrato evitandone la commercializzazione. In un altro intervento congiunto, i finanzieri del Gruppo di Formia e i funzionari delle Dogane hanno scoperto nella cisterna interrata di un impianto di distribuzione della zona di Santi Cosma e Damiano circa 7.000 litri di gasolio risultato contaminato. Durante la vasta campagna di controlli sulla qualità dei carburanti, l’attenzione dei verificatori è stata incentrata sulle fenomenologie illecite più diffuse quali, ad esempio, la miscelazione abusiva di prodotti energetici, al fine di scongiurare la circolazione di carburante adulterato con solventi ovvero mescolato con oli vegetali esausti a danno di automobilisti e autotrasportatori ignari.

Le Fiamme Gialle e i funzionari doganali hanno proceduto, pertanto, a un campionamento del gasolio per autotrazione stoccato presso tutti i target controllati mediante un prelievo speditivo dell’idrocarburo presente nel serbatoio volto ad accertarne il punto di infiammabilità: per garantire la tempestività del controllo ci si è avvalsi del supporto del Laboratorio Mobile Adm e del Laboratorio Chimico di Roma, le cui analisi hanno consentito di determinare immediatamente le specifiche fiscali e le caratteristiche merceologiche e ambientali del prodotto prelevato.

All’esito delle indagini, cinque persone, risultate gestori degli impianti di distribuzione, sono stati segnalati, a vario titolo, alle competenti Procure della Repubblica (Latina e Cassino) per i reati di frode nell’esercizio del commercio e detenzione ed utilizzo di prodotti ottenuti da fabbricazioni clandestine o da miscelazioni non autorizzat