IMMIGRAZIONE, A LATINA 700 IMPRENDITORI STRANIERI

13/03/2008 di
Le scarse opportunità lavorative
offerte agli immigrati nel settore dipendente, rispetto ai livelli di
studio e professionali posseduti, induce molti migranti alla scelta
della via autonoma come imprenditori.

 
È quanto evidenzia il quarto
rapporto dell’Osservatorio romano sulle migrazioni, promosso dalla
Caritas diocesana di Roma, insieme a Camera di commercio, Comune e
Provincia di Roma presentato questa mattina nella Capitale.Questo
fenomeno, avverte il rapporto, è in prevalenza metropolitano e vende
concentrarsi nella Capitale il maggior numero sia di titolari (89,5%)
che di soci d’impresa stranieri (93,4%) dell’intera provincia che, per
altro, si colloca in Italia al secondo posto per numero di titolari
d’impresa esteri (il 9% di quelli presenti a livello nazionale).
 
Nel Lazio, secondo i dati di Unioncamere al 30 giugno 2007,
rivisti dalla Cna sulla base della cittadinanza, i titolari di impresa
con cittadinanza straniera sono 14.226 (il 10% del totale nazionale) e
4.700 soci d’impresa. Nella provincia di Roma i corrispettivi valori
sono pari a 12.739 e 4.384 unità.
 
Nelle altre province, rileva il
rapporto, i numeri più alti si registrano a Latina, con 701 titolari
(il 5% del totale regionale), 128 soci d’impresa (il 2,7% del totale)
e a Viterbo, dove i titolari d’impresa sono 436 (il 3% sul totale
regionale) e i soci 112 (il 2,4% del totale). A Frosinone e Rieti,
invece, il fenomeno è ancora marginale, registrandosi rispettivamente
182 e 168 titolari d’impresa (poco più dell’1% del totale regionale)
e 51 e 20 soci d’impresa (poco meno dell’1% del totale).