Andrea Marchiella condannato a 1 anno ritira la candidatura nella lista di Fratelli d’Italia a Latina

09/09/2021 di

E’ arrivata la conferma da Fdi sul ritiro della candidatura di Andrea Marchiella, dalla lista Fdi in corsa al consiglio comunale di Latina. A darne conferma è stato Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. La candidatura sarebbe stata ritirata anche su sollecitazione del partito.

Andrea Marchiella, capogruppo di FdI in consiglio comunale a Latina, è stato condannato in via definitiva a un anno di reclusione per reati finanziari, in particolare per aver distrutto le scritture contabili di una delle aziende messe in liquidazione di cui si stava occupando.

“Con grande rispetto accogliamo la decisione di Andrea Marchiella di interrompere la sua campagna elettorale per l’elezione al Consiglio Comunale di Latina, dopo la notizia apparsa sulla stampa di una sentenza definitiva che lo riguarda – ha dichiarato il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Latina, il senatore Nicola Calandrini -. Si tratta di una vicenda giudiziaria, estranea alla sua attività politica». «Si è assunto la responsabilità di non aver informato preventivamente né il partito né la coalizione né il candidato sindaco della situazione che lo riguardava – ha proseguito il senatore – . Vogliamo sottolineare che la legge Severino non impedisce a Marchiella di essere candidato ed eventualmente anche eletto», ha sottolineato Calandrini. La natura e l’entità della sentenza che l’ha afflitto sarebbero compatibili con il ruolo di Consigliere che già da anni Marchiella ricopre con capacità. Ciononostante, dopo aver informato il partito ed il candidato sindaco Vincenzo Zaccheo, ha ritenuto di voler fare un passo indietro rispetto alla propria candidatura per non essere usato contro il movimento politico e le idee che da sempre lui sostiene con grande passione civile”.

LE PAROLE DI MARCHIELLA: “Mi assumo la responsabilità di non aver informato né il mio partito, né la coalizione, né il candidato sindaco della mia vicenda giudiziaria. La legge Severino mi permetterebbe di continuare a svolgere la campagna elettorale ed anche di essere eletto in Consiglio Comunale. Il momento, tuttavia, mi induce a ritenere prioritaria l’opportunità politica alla legge. Rispetto, da uomo di destra e delle istituzioni, le decisioni della Magistratura anche se mi ritengo completamente estraneo alle accuse che mi vengono attribuite. Non mi dimetto dalla politica, nessuna legge potrà mai impormelo. Da quando ho sedici anni, con spirito di servizio e passione, sono un militante e come tale rimarró a disposizione del mio partito, del centrodestra e del Sindaco Zaccheo. Mi assumo la responsabilità di non aver informato né il mio partito, né la coalizione, né il candidato sindaco della mia vicenda giudiziaria”.