Regione Lazio: 80% di vaccinati entro agosto, aprono 3 nuovi hub

04/05/2021 di

«Arrivare a coprire entro agosto l’80 per cento della popolazione del Lazio è al momento un obiettivo raggiungibile. A eccezione di Astrazeneca e Johnson&Johnson, sui vaccini Pfizer e Moderna abbiamo un trend in aumento che ci può far traguardare con fiducia alla stagione estiva». Così l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, nel corso dell’audizione sul piano vaccinazioni che si è svolta oggi in modalità telematica in settima commissione, Sanità del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Giuseppe Simeone (FI). D’Amato ha fatto il punto sull’andamento della curva epidemiologica e sulla campagna vaccinale.

«C’è una tendenza a mantenere il valore Rt sotto l’uno – ha spiegato D’Amato -, così come sono in leggera ma progressiva diminuzione i tassi di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. Bisogna però mantenere alto il livello di attenzione, perché in questo momento la nostra attenzione è legata alle varianti del virus».

Ricordando i 23 casi positivi riscontrati sul volo proveniente dall’India atterrato la scorsa settimana a Fiumicino, da cui è emerso un solo caso acclarato di variante indiana, D’Amato ha rinnovato l’invito «a coordinare in maniera più forte, a livello europeo, l’attività di monitoraggio e screening, per evitare che tutto il peso ricada sul Lazio, sia per quanto riguarda i tamponi negli aeroporti sia per le quarantene. Abbiamo inoltre bisogno che vi siano quarantene controllate più che fiduciarie, perché in certe occasioni è complicato accertare che avvengano». D’Amato ha inoltre riferito inoltre che continua l’attività di screening nelle comunità sikh del sud del Lazio, «ma al momento non è stata rilevata la variante indiana e questo ci conforta».

«Al momento abbiamo cognizione esatta delle consegne di maggio – ha spiegato D’Amato, in merito alla campagna vaccinale – che sono circa 1,2 milioni di dosi di vaccino, di cui 836 mila da parte di Pfizer, 215 mila di Astrazeneca, 133 mila di Johnson&Johnson e 98 mila di Moderna. Notiamo con piacere un incremento importante di Pfizer, mentre siamo sotto soglia per Astrazeneca e Johnson&Johnson. È una situazione non ancora ottimale, perché per raggiungere stabilmente le 50 mila somministrazioni al giorno avremmo bisogno di altre 300 mila dosi di vaccino».

Dopo aver ricordato che sono stati superati i due milioni di somministrazioni, D’Amato ha sottolineato che “vorremmo arrivare a fine maggio ad aver completato le prenotazioni fino al cinquantesimo anno di età. L’assessore ha anche fatto sapere che verso fine maggio entreranno in campo le farmacie con il vaccino Johnson&Johnson e che sono circa 1.300 quelle che hanno aderito alla campagna vaccinale, mentre da giugno potremo pensare di rafforzare le dosi per i medici di medicina generale”.

D’Amato ha annunciato l’apertura di altri hub vaccinali nella zona fiera di Latina, ad Aprilia e nel frusinate, presso uno stabilimento industriale nel comune di Torrice.

Nel corso dell’audizione, alcuni consiglieri hanno riportato il plauso molto diffuso, verso “la fluidità del sistema delle prenotazioni che è ammirevole”, come ha dichiarato Marietta Tidei (Misto), ma è emersa anche la necessità di una maggiore informazione, per contrastare una certa diffidenza nei confronti dei vaccini Astrazeneca e Johnson&Johnson.

D’Amato ha ricordato che Astrazeneca per il Lazio è un vaccino molto importante, che nel mese di maggio sarà somministrato per la seconda volta a 130 mila persone e che la campagna vaccinale con Astrazeneca ha contribuito in modo decisivo il numero dei decessi nel Regno Unito. D’Amato ha espresso l’auspicio che sia l’Aifa, che per terzietà e autorevolezza è la più credibile, a dire parole chiare su entrambi i vaccini.