Dossier Legambiente, Latina maglia nera per depurazione e dispersione dell’acqua

22/03/2021 di

 Capacità depurativa nel Lazio: nelle province di Frosinone il 91% delle utenze risulta allacciato ai depuratori, Roma si attesta sull’87%, Rieti 84%, Viterbo 82%. Peggio fa la provincia di Latina con il 74%. Lo rileva il dossier «Acque in rete – Criticità e opportunità per migliorarne la gestione in Italia» pubblicato oggi da Legambiente in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.

LA SITUAZIONE «L’acqua è un bene comune e prezioso: risanare gli acquedotti è priorità, prima di costruirne di nuovi che rischierebbero di svuotare le falde sotterranee e far precipitare la qualità biologica dei fiumi, che così si ritroverebbero con risorsa idrica ben al di sotto del minimo deflusso vitale.

Nel Lazio, nonostante un consumo di litri di acqua a persona sotto la media, c’è ancora un deficit depurativo consistente e un enorme problema di dispersione idrica negli acquedotti colabrodo, a Roma e ancor più a Frosinone e Latina; se non si aggredisce questo macroscopico deficit infrastrutturale è inutile immaginare di emungere ulteriore acqua dal sottosuolo o svuotare laghi o fiumi, peraltro nell’era dei mutamenti climatici con, davanti a noi, tante stagioni di siccità che arriveranno».

Così Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. «È per questo – aggiunge – che chiediamo ai gestori del servizio idrico di porre il risanamento degli acquedotti al centro delle azioni, così come abbiamo chiesto al governo nazionale di destinare una parte dei fondi del Pnrr proprio alle tubature colabrodo».