VIDEO Racket degli autolavaggio a Latina, due arresti

08/03/2021 di

Incendio, tentata estorsione aggravata e turbata libertà dell’industria. Sono le accuse contestati dai poliziotti di Latina a due egiziani destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Giuseppe Cario.

Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile e coordinate dal Sostituto Procuratore Valentina Giammaria, sono scattate dall’incendio di un autolavaggio in centro la sera del 20 maggio 2019.

Gli accertamenti riportarono da subito a un episodio simile avvenuto a settembre del 2017 ai danni dello stesso impianto dato di nuovo alle fiamme anche a giugno del 2019. In precedenza erano state anche danneggiate prima e rubate poi le telecamere private di videosorveglianza, che erano state installate dal titolare proprio per mettere fine ai continui attentati incendiari. Il gestore dell’autolavaggio denunciò alla Polizia che alcuni mesi prima aveva subìto un tentativo di estorsione ad opera di alcune persone che, presentatesi a nome di uno dei due arrestati, lo minacciarono di morte qualora non avesse acconsentito a versare 300 euro a settimana.

Stessa minaccia gli era stata fatta anche dopo l’attentato del settembre 2017, quando si presentò un’altra persona che lo minacciò con testuali parole: «…se non paghi 300 euro a settimana …ti incendiamo il lavaggio un’altra volta e ti tagliamo la testa… non ti facciamo più lavorare…». Uno degli egiziani arrestati – ossia il complice – era l’esecutore materiale dell’incendio compiuto nel 2017. Le indagini, anche di natura tecnica, hanno fatto emergere la chiara volontà di uno dei due arrestati di gestire diversi autolavaggi a Latina, anche a costo di commettere gravi reati per sottrarli ai concorrenti, risultando quindi essere il mandante degli atti incendiari.

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