Operazione Dirty Glass, arresti dell’Antimafia a Latina

16/09/2020 di

A seguito di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e condotte dalla Squadra Mobile di Latina, è in corso un’operazione della Polizia di Stato, per l’esecuzione di 11 misure cautelari, e il sequestro di 4 società, attive nella commercializzazione del vetro, per reati in materia fiscale e tributaria, violazioni della legge fallimentare, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, falso, corruzione, riciclaggio, accesso abusivo a sistema informatico, rivelazioni di segreto d’ufficio, favoreggiamento reale, turbativa d’asta, sequestro di persona e detenzione e porto d’armi da fuoco.

I NOMI. Tra gli arrestati compaiono i nomi di Nathan Altomare (già coinvolto nell’operazione Don’t Touch), Luciano Iannotta (imprenditore, ex presidente del Terracina Calcio) e Luigi De Gregoris, imprenditore.

  • In carcere: Luciano Iannotta, Nathan Altomare, Luigi De Gregoris, Pasquale Pirolo.
  • Ai domiciliari: Alessandro Sessa, Michele Carfora Lettieri, Franco Cifra, Gennaro Festa, Thomas Iannotta, Pio Taiani.
  • Divieto di dimora in Provincia di Latina a carico dIvano Stefano Altobelli.

IL COMUNICATO DELLA QUESTURA. “È stata disvelata una qualificata rete di relazioni attraverso cui gli indagati, in prevalenza imprenditori della provincia di Latina ed altri di origini campane, gestivano le proprie attività commerciali realizzando profitti illeciti derivanti dall’acquisizione di asset distratti da società commerciali in dissesto, dalla turbativa di procedimenti di esecuzione e da attività di riciclaggio di proventi di attività delittuose.

Le attività tecniche di intercettazione consentivano di accertare altresì come il perseguimento di tali finalità illecite avveniva attraverso l’utilizzo sistematico di soggetti appartenenti alla pubblica amministrazione rivelatisi a disposizione degli indagati, nell’opera di acquisizione di informazioni coperte da segreto d’ufficio e strumentali a schermare le imprese criminali da eventuali indagini di polizia giudiziaria.

Un profilo particolarmente caratterizzante si è rivelato altresì quello relativo alla capacità di relazionarsi con appartenenti al mondo della criminalità organizzata, utilizzandone i servizi laddove emergesse la necessità di risolvere contrasti con altri imprenditori, avvalendosi in tal caso della forza di intimidazione derivante dall’appartenenza di tali soggetti a clan autoctoni di natura mafiosa operanti sul territorio di Latina.

INDAGINE LEGATA ALLE DICHIARAZIONI DEI PENTITI DEL CLAN DI SILVIO