Omicidio Desirée, al processo le prove biologiche che incastrano gli imputati

05/03/2020 di

Udienza fiume ieri al processo in Corte d’assise nell’aula bunker di Rebibbia a Roma ai quattro uomini, Alinno Chima, Mamadou Gara, Yussef Salia e Brian Minthe, imputati per l’omicidio di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina morta il 19 ottobre 2018 nello stabile occupato del quartiere San Lorenzo a Roma.

Il processo si svolge a porte chiuse e ieri sono stati ascoltati gli esperti della polizia scientifica, che hanno effettuato i repertamenti sul luogo del delitto, e i consulenti genetisti.

Sono oltre cento i reperti con tracce biologiche, illustrate una per una ai membri della Corte: dagli indumenti intimi di Desirée, al materasso, dove è stato ritrovato il corpo, alla coperta che lo avvolgeva, insieme agli oggetti che hanno caratterizzato la scena del crimine. Inoltre, sono state trovate le tracce di tre degli indagati e di altre persone. Un lavoro lungo, iniziato alle 9.45 circa e terminato poco prima delle 19.

L’udienza è stata aggiornata a venerdì prossimo per ascoltare i periti tossicologi.