Obitorio di Latina “tutto esaurito”, il caso delle salme nelle celle frigorifere

01/03/2020 di

“Tutto esaurito” all’obitorio di Latina. Le celle frigorifere dell’obitorio del “Goretti” sono piene e in caso servisse un’autopsia quelle più vicine disponibili sarebbero a Terracina. Da oltre dieci anni l’ospedale di Latina è l’unico luogo disponibile per la conservazione dei cadaveri, dato che le celle frigorifere del cimitero sono fuori uso da tempo. 

Il problema riguarda soprattutto la presenza di cadaveri che, per motivi spesso legati a disinteresse o burocrazia, restano lì per mesi in attesa di una soluzione che spesso tarda ad arrivare. La conseguenza è l’impossibilità di utilizzare le celle frigorifere per conservare i cadaveri in arrivo, il che pone disagi enormi al personale sanitario e non solo.

Una delle soluzioni più semplici e immediate sarebbe il ripristino delle celle frigorifere al cimitero di Latina.

Operazione non facile se si considerano i contrasti tra Comune e Ipogeo, gestore del cimitero, legati soprattutto alle concessioni cimiteriali.

Al momento le morti che necessitano di autopsia vengono trattate direttamente all’obitorio del Goretti. Ma quando ci sono cadaveri “bloccati” per questioni amministrative o perché i parenti non si interessano rendendo necessario l’iter comunale, tutto diventa più lungo e complicato.

La legge 26 del 2001 – come spiega Il Messaggero – prevede la gratuità delle esequie «limitata alle operazioni di cremazione, inumazione ed esumazione ordinaria nel caso di salma di persona indigente, o appartenente a famiglia bisognosa o per la quale vi sia disinteresse da parte dei familiari». Ma l’iter può durare anche mesi, provocando di fatto un blocco della struttura che conta pochissimi posti nelle celle frigorifere.