Indagine Unindustria: settore metalmeccanico in flessione

06/12/2019 di

I risultati di una indagine svolta da Unindustria su un campione di imprese che applicano il contratto nazionale di lavoro metalmeccanico indicano, per il terzo trimestre 2019, un andamento sostanzialmente in linea con il trend nazionale.

Con riferimento al risultato della produzione, il 40% delle imprese del campione considera insoddisfacente il livello di produzione del terzo trimestre 2019 rispetto alle potenzialità. Similmente, il portafoglio ordini è ritenuto soddisfacente dal solo 22% delle imprese.

Lo rende noto Unindustria di Roma, Latina, Rieti, Viterbo e Frosinone secondo la quale, per quanto riguarda il fatturato, la percentuale di imprese che ne segnala una flessione nel terzo trimestre 2019 è pari al 31%, ben superiore al 22% che ne indica un aumento.

La componente estera del fatturato ha ottenuto risultati migliori: è segnalata in aumento dal 23% del campione e in riduzione dal 20%, sebbene prevalga nettamente l’indicazione di stazionarietà, con il 57% delle risposte. Più critici i segnali che emergono sulla tendenza dell’occupazione nei prossimi sei mesi: la percentuale di imprese che prevede di ridurre l’organico è superiore a quella che ne programma un incremento (22% contro 19%). Tale tendenza è da ricondurre al solo settore industriale, mentre la componente dei servizi mantiene prospettive positive.

«In tale scenario si è da pochi giorni avviata la trattativa del rinnovo del CCNL- sottolinea Fabio Mazzenga, Presidente della Sezione Meccanici di Unindustria – e per questa ragione è necessario proseguire sulla strada del rinnovamento intrapreso con il precedente rinnovo contrattuale. Non è il momento di gravare le imprese con costi non sostenibili che metterebbero a rischio la competitività e l’occupazione già nuovamente sotto pressione. Nel precedente Contratto sono state modificate molte norme, occorre adesso lavorare insieme alle Organizzazioni Sindacali per portare avanti il cambiamento culturale. Il contratto del 2016 è la dimostrazione che cambiare si può. Ora continuare a cambiare si deve. La collaborazione, il fare insieme, l’impegno congiunto per perseguire interessi generali sono oggi un imperativo. È giunto il momento di costruire insieme un nuovo sapere delle relazioni industriali».