Pasto negato a un bimbo in mensa, Lbc: “Senza iscrizione, rischi per la salute. E’ stato un atto di responsabilità”

02/10/2019 di
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A un bambino di 6 anni è stato negato il pasto della mensa scolastica perché, pur avendo la famiglia pagato il bollettino, non era stata effettuata l’iscrizione al servizio di mensa e dunque, tra l’altro, non erano state fornite tutte le informazioni su eventuali intolleranze.

La polemica montata sul caso, soprattutto grazie ai social come spesso accade, viene smorzata da una nota dei consiglieri di Lbc: “Nessuno viene discriminato nella città di Latina e mai lo sarà finché ci saremo noi. Sorprendono le affermazioni di Gianluca Di Cocco e Giovanna Miele che per primi dovrebbero verificare le informazioni, per responsabilità politica se non per onestà intellettuale, prima di dare fuoco alle polveri.

Certo, però è molto facile attaccare il Comune, facendo leva sull’emotività delle persone, con una strumentalizzazione dal facile e scontato sensazionalismo. Sorprendono in particolare le parole di Di Cocco che, in quanto professionista nel settore della ristorazione da lungo tempo, dovrebbe sapere che l’iscrizione ad un servizio come la mensa scolastica è condicio sine qua non per quel che riguarda la responsabilità alimentare. Attraverso l’atto dell’iscrizione sono infatti le famiglie che si assumono la piena responsabilità di quanto dichiarato, perché un bambino può essere soggetto a determinati regimi alimentari per cause di salute o scelte familiari e questo genere di responsabilità così delicata non può essere scaricata su nessuno, tra Comune, scuola e personale degli istituti comprensivi.

Come medico – commenta la Isotton – e come consigliera di un’amministrazione che molto si sta impegnando nel campo della salute alimentare anche a scuola (ricordo che la scelta del biologico è di questa amministrazione), dico quindi che – a queste condizioni – non somministrare il pasto ad un alunno, per quanto spiacevole possa risultare, è stato un atto di responsabilità da parte della scuola. Sono peraltro certa che l’assessore Gianmarco Proietti saprà fare chiarezza nel suo incontro con le famiglie, un comportamento – questo sì – non scontato e che presuppone condivisione e confronto, sempre”.