Trovato morto al lido di Latina, la famiglia non crede nel suicidio di Alberto Liberti

08/06/2019 di

La dinamica di quel suicidio è effettivamente sembrata piuttosto “strana” sin dall’inizio. Alberto Liberti, 65 anni, L’uomo si sarebbe infatti colpito con un martello per poi prendere l’auto, arrivare al mare e gettarsi da un ponticello.

I dubbi dei familiari sono stati formalizzati nell‘opposizione all’archiviazione dell’inchiesta. Il 17 gennaio 2018 l’ex finanziere in pensione fu trovato morto al lido di Latina. L’opposizione all’archiviazione dell’inchiesta è stata formalizzata ieri mattina dal figlio di Liberti in sede di udienza preliminare davanti al gip del Tribunale Giuseppe Cario il quale si è riservato di decidere.

I DUBBI. Come è possibile colpirsi con un pesante martello e poi trovare le energie per guidare l’auto e arrivare al mare? Il corpo fu trovato il il 17 gennaio 2018 a Foce del Duca, nei pressi del ponticello che divide il lago di Fogliano dal mare, su segnalazione di un passante. Il cadavere indossava una tuta da ginnastica e presentava alcune ferite alla testa.

Secondo la ricostruzione Alberto Liberti quella mattina andò nel cantiere di una casa che stava ristrutturando nel quartiere Q5, poi sparì senza dare notizie. La polizia trovò tracce di sangue nell’abitacolo dell’auto parcheggiata sul lungomare, sul telefono cellulare, sulla panchina che si trova sul ponte e su un martello trovato nella villetta in ristrutturazione dove c’erano anche altre tracce di sangue sul pavimento e sulle pareti.

Qualcuno ha aggredito Alberto Liberti in quella casa per poi inscenare il suicidio? Per ora le domande sono molte e le risposte mancano.

L’avvocato Amleto Coronella ha formalizzato l’opposizione alla richiesta di archiviazione dell’inchiesta chiedendo indagini suppletive per vagliare ipotesi alternative al suicidio. Ora sarà il gip Giuseppe Cario a decidere.