BOMBA IN CASERMA, NUOVA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE

06/02/2008 di
La Procura di Latina ha chiesto per la seconda volta l’archiviazione dell’inchiesta sulla bomba scoppiata nella caserma dei carabinieri che provocò la morte dell’appuntato Alberto Andreoli, 35 anni. 

 
Il giudice Cario deve ora decidere se accettare la richiesta, disporre nuovi accertamenti o procedere con l’imputazione coatta nei confronti di qualcuno.
 
La prima richiesta di archiviazione fu bocciata dallo stesso Cario. In quella occasione il giudice segnalò un misterioso
plico che fu recapitato nella caserma e che fu notato dallo stesso
Andreoli perché aveva «un grosso francobollo con l’immagine di un
carabiniere».
 
Andreoli scambiò alcune battute su questo francobollo con
il suo collega, il maresciallo De Rinaldis. Di questo colloquio ha dato
conferma un altro collega dei due carabinieri, Massimo Pacinotti, che
vide Andreoli avvicinarsi alla scrivania di De Rinaldis per commentare
quello strano plico. Il giudice Cario ha verificato che non esistono
plichi repertati come quello descritto da De Rinaldis «che pure sono
visibili in alcuni rilievi fotografici». Inoltre il giudice ha
visionato il filmato registrato con una telecamera interna della
caserma. Al quinto minuto del video si vede a terra un plico che
potrebbe essere il misterioso oggetto di cui avevano parlato i militari
prima della violenta esplosione.