Bambino morto, la mamma: Sono sconvolta, non so come sia potuto accadere
«Aiuto, Antonio non respira». Le urla disperate e le richieste di soccorso di una madre non sono servite a salvare la vita di un ragazzino di 11 anni, Antonio Bertoni, originario di Latina ma da qualche mese residente a Ostia.
Una corsa contro il tempo che ha visto la rapida mobilitazione della polizia municipale e dell’ambulanza del 118, arrivata scortata dai vigili in sei minuti, ma che si è rivelata purtroppo inutile. Il piccolo è morto a seguito di un malore in macchina in via Cristoforo Colombo poco dopo le 8. Il traffico in zona era rallentato e, alcuni chilometri più avanti, un tratto di quella stessa arteria che congiunge il litorale al centro, era chiuso per consentire l’allestimento della tappa romana del gran premio di Formula E.
E il caos della circolazione per i preparativi della gara di bolidi elettrici ha generato polemiche politiche sfociate in uno scontro tra Pd ed M5s. Il ragazzino era partito in auto con la zia e la madre per arrivare nella Capitale all’ospedale Bambino Gesù, dove già nei giorni scorsi avrebbe fissato una visita medica a causa dei problemi asmatici di cui pare fosse affetto.
E, stavolta, durante il viaggio per l’ennesima visita di controllo, Antonio ha iniziato ad avere dei problemi respiratori che si sono rivelati fatali. Sulla vicenda la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per il reato di omicidio colposo e gli inquirenti hanno disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso. La morte del ragazzino è avvenuta sotto gli occhi della mamma e della zia del piccolo, che sono scese dall’auto appena si sono accorte del malore chiedendo aiuto ai vigili urbani sul posto. Da lì la polizia municipale si è attivata per i soccorsi intercettando un’ambulanza in pochi secondi su via Cristoforo Colombo, a poche centinaia di metri. Il mezzo del 118, scortato dai motociclisti di uno dei Gruppi speciali del Corpo, ha raggiunto il posto in sei minuti. Ma i tentativi di rianimazione dei medici, durati mezzora, si sono rivelati vani.
«Sono sconvolta, non so come sia potuto accadere», ha detto tra le lacrime la madre in stato di choc, che è stata poi raggiunta dal compagno, un romano. «Una scena terribile – spiega chi ha assistito a quei momenti – Quando siamo passati in quella zona c’erano i vigili urbani con il viso sconvolto. Con loro c’erano anche i soccorritori del 118. Purtroppo il ragazzo era già morto, a terra c’era il corpo coperto dal lenzuolo». Il corpo dell’undicenne è stato poi trasportato all’istituto di medicina legale di Tor Vergata, in attesa dell’autopsia.