Caso Gavillucci, l’Aia: Abbiamo agito correttamente
«Ieri il Collegio di Garanzia dello sport ha posto fine al contenzioso promosso da Claudio Gavillucci, stabilendo in modo definitivo che l’Aia ha agito legittimamente, nel rispetto delle regole, in modo inoppugnabile. Ciò è la conferma che l’Aia opera con trasparenza, fondando la sua azione sulla meritocrazia, quale unico criterio selettivo dell’attività arbitrale, a tutela degli associati e del calcio italiano».
Così, in una nota, l’Associazione italiana arbitri. «Il terreno di gioco è l’unico vero giudice della nostra attività. Il movimento arbitrale continuerà a lavorare speditamente con impegno, passione e divertimento, nel normale approccio sportivo. Contestualmente saranno valutate azioni da intraprendere nei confronti di tutti quelli che, associati e non, hanno tentato di screditare l’Aia e la sua organizzazione durante tutto questo periodo», conclude.
L’Aia aveva fatto ricorso contro la sentenza d’appello della Corte federale Figc, che aveva disposto il reintegro dell’arbitro di Latina.