DIRETTA Le ricerche dell’alpinista Daniele Nardi, trovata una tenda invasa dalla neve

28/02/2019 di

1 MARZO, AGGIORNAMENTO ORE 8. Ancora nessuna notizia di Daniele Nardi e Tom Ballard. Le operazioni di soccorso – informa lo staff dell’alpinista di Sezze – sono proseguite sul piano organizzativo nella notte in stretto contatto con l’Ambasciata, che con il supporto dell’Esercito Pakistano sta operando per ottenere tutte le autorizzazioni per far decollare gli elicotteri.

Il piano concertato prevede di prelevare l’alpinista basco Alex Txikon con 3 suoi collaboratori, tra cui un medico, dal campo base del K2 per trasportarli al Campo Base del Nanga e poi in una posizione più vicina alla parete Diamir in direzione del campo 1 . Da lì Txikon attiverà tre droni di particolare potenza per il volo in quota e autonomia che perlustreranno tutta la zona dello Sperone Mummery, fino al plateau sovrastante e lungo tutte le ipotetiche vie percorribili dai due alpinisti che si stanno ancora ricercando.

Il team russo al K2 che si era offerto di intervenire, in accordo con l’organizzazione ha deciso di rinunciare a causa del forte rischio valanghe sul Nanga. Meglio dunque procedere alle ricerche con sofisticati sistemi elettronici di sorvolo. Il meteo , seppur peggiorato da ieri è ancora sufficientemente buono per muoversi con gli elicotteri. Si stanno attendendo le autorizzazioni al volo dato che lo spazio aereo pakistano è ancora chiuso a causa delle turbolenze militari nelle relazioni tra Pakistan e India. L’Ambasciatore Pontecorvo è in costante contatto con lo stato Maggiore dell’Aeronautica Pakistana e con l’organizzazione dei soccorsi, conclude lo staff di Daniele Nardi.

28 FEBBRAIO, RIEPILOGO ORE 20.  Se non impossibile, la missione sarà comunque molto rischiosa. Dopo che un elicottero ha oggi localizzato la tenda di Daniele Nardi e Tom Ballard al Campo 3 del Nanga Parbat, domani una squadra di alpinisti russi tenterà di salire in quota e di avvicinarsi il più possibile al luogo in cui si spera possano trovarsi i due dispersi.

Dell’alpinista quarantaduenne di Sezze (Latina) e del suo compagno inglese (figlio della scalatrice inglese Alison Hargreaves, morta nel 1995 sul K2) non si hanno più notizie da domenica scorsa: rapiti da questa “montagna nuda” di 8.125 metri, amata, ma temuta per essere il secondo ottomila (dopo l’Annapurna) per indice di mortalità degli scalatori giunti in vetta.

La zona del Campo 3 è stata recentemente bersagliata da insidiose valanghe, come hanno potuto constatare i militari pakistani che l’hanno sorvolata nelle prime ore di oggi con un elicottero, dopo che l’ambasciatore italiano Stefano Pontecorvo aveva ottenuto l’autorizzazione al decollo, nonostante le forti tensioni tra India e Pakistan. Le perlustrazioni sono state coordinate dallo scalatore pakistano Alì Sadpara, che conosce bene la montagna per esservi salito più volte.

Domani saranno due i velivoli che si alzeranno da Skardu per andare a prelevare dal campo base del K2 quattro volontari, guidati dal kazako Vassily Pivtsov. Saranno loro a cercare in quota Nardi e Ballard: l’elicottero tenterà di portali più in alto possibile vicino al Campo 3 e poi proseguiranno a piedi. Nel frattempo anche l’alpinista Karim Hayat, compagno di spedizione fino a fine gennaio di Nardi e Ballard, sta cercando di raggiungere il Nanga Parbat via terra.

Le ultime informazioni disponibili di domenica scorsa collocano i due nei pressi del Campo 4, più in alto rispetto al 3 dove avevano piazzato la tenda che è stata individuata. Vi erano arrivati dopo aver attrezzato una parte dello Sperone Mummery, una via mitica e inviolata che era il vero obiettivo della spedizione di Nardi.

«Le possibilità di fare lo sperone sono molto buone, di arrivare in vetta sono più scarse», aveva spiegato lo stesso Nardi ad Agostino Da Polenza in un’intervista pubblicata a dicembre su montagna.tv. Nardi ha già tentato tre volte l’impresa, nel 2013, nel 2014 e nel 2015, spedizione durante la quale sono stati raggiunti i 7.830 metri sul Nanga Parbat, stabilendo il record in quell’anno ed aprendo le porte al tentativo di vetta.

AGGIORNAMENTO ORE 17.30. Quattro alpinisti russi, guidati da Vassily Pivtsov, domani saranno trasportati in quota da due elicotteri e tenteranno di raggiungere il Campo 3 dove oggi è stata individuata la tenda di Daniele Nardi e Tom Ballard. È quanto riferisce l’ultimo post pubblicato sul profilo facebook dell’alpinista di Sezze (Latina). «A seguito delle perlustrazioni di questa mattina, in accordo con l’ambasciata italiana e con l’aviazione pakistana, – si legge – due elicotteri decolleranno, meteo permettendo, di prima mattina da Skardu per il campo base del K2». Lì saranno prelevati i quattro volontari che questa mattina si erano resi disponibili a supportare l’operazione di soccorso sul Nanga Parbat in favore di Daniele Nardi e Tom Ballard. «Gli alpinisti saranno depositati il più vicino possibile a campo 3», conclude lo staff di Daniele Nardi che sta seguendo le operazioni di ricerca.

AGGIORNAMENTO ORE 16. L’alpinista pakistano Ali Sadpara, coinvolto nelle ricerche sul Nanga Parbat degli alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard, «ha comunicato che è stata individuata dall’elicottero la tenda di campo 3 invasa dalla neve» e che «nell’area sono state individuate tracce di valanga sul pendio che sta ad indicare la pericolosità della zona».

È quanto si legge nell’ultimo aggiornamento pubblicato sulla pagina facebook di Daniele Nardi. «Il tempo si mantiene discreto sotto i 7000 metri e si è in attesa di ricevere ulteriori informazioni fotografiche e video dal campo base e dall’aviazione pakistana», riferisce ancora lo staff di Nardi.

AGGIORNAMENTO ORE 12,30. «L’aviazione pakistana comunica che è stato effettuato un volo di ricognizione sopra lo Sperone Mummery purtroppo senza trovare tracce degli alpinisti. L’elicottero è rientrato al più vicino eliporto per fare rifornimento e torna per una seconda ricognizione a breve». Lo rende noto lo staff dell’alpinista italiano Daniele Nardi sulla sua pagina facebook facendo il punto sulle ricerche sul Nanga Parbat, in Pakistan, dell’alpinista italiano e dell’inglese Tom Ballard, che stanno scalando lo Sperone Mummery. «Ali Sadpara è al campo del Nanga Parbat», prosegue lo staff.

AGGIORNAMENTO ORE 12. Ha avuto esito negativo la prima ricognizione sul Nanga Parbat da parte di un elicottero militare pakistano nell’ambito delle ricerche degli alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard, di cui non si hanno più notizie da domenica scorsa. Il velivolo ha sorvolato la zona sopra lo sperone Mummery, senza trovare tracce dei due scalatori ed ha quindi fatto rientro a Skardu per fare rifornimento. A breve è prevista una nuova ricognizione. Nel pomeriggio le condizioni meteo sul Nanga Parbat potrebbero peggiorare e pertanto le ricerche potrebbero proseguire via terra.