VILLA SEQUESTRATA A PONZA, EX PROPRIETARIA: NESSUN ABUSO

17/05/2007 di
Nessun abusivismo nella villa sequestrata nei giorni scorsi a Ponza, dove ogni
intervento compiuto è stato regolarmente autorizzato. A sostenerlo è Annamaria Affanni, già proprietaria dell’immobile passato poi, nel 2003, ai figli.

 
Alla villa, nota anche come "grotta della sovrintendente" e sita in località ‘Tre ventì, sono stati apposti i sigilli il 15 maggio scorso, su disposizione della magistratura di Latina, in seguito ad alcuni esposti per lavori non autorizzati.
Secondo Annamaria Affanni, dipendente della Soprintendenza ai beni architettonici, paesaggistici e del territorio del Lazio, «ogni attività svolta è stata sempre preceduta da un’istanza ed una successiva autorizzazione, prodotta da enti diversi dall’ ufficio che dirigo che, ci tengo a precisare, non ha preso parte ad alcuno dei suddetti procedimenti autorizzativi».
 
Dunque, secondo Affanni, non vi sarebbero elementi probatori a suo carico, tanto che i legali dei figli starebbero per chiedere il dissequestro dell’immobile. Nella vicenda sono indagati per abusivismo anche il marito della professionista, il direttore dei lavori ed il titolare della ditta esecutrice.
 
Sempre secondo l’ex proprietaria dell’immobile – come riportato in un’agenzia Ansa –  le indagini hanno preso avvio da una lettera «anonima (meglio apocrifa), a carattere calunniatorio» e le ipotesi accusatorie si basano su una perizia del Ctu «singolare e faziosa».