Nuovo sequestro per il palazzo di Malvaso, tre inchieste sulla variante di Borgo Piave

08/09/2018 di

Nuovo sequestro per il palazzo a Borgo Piave costruito da un’impresa collegata all’ex consigliere comunale Vincenzo Malvaso, già oggetto di 3 inchieste giudiziarie. Il nuovo provvedimento è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mara Mattioli su richiesta del pm Giuseppe Miliano che da oltre un anno indaga per lottizzazione abusiva.

Il sequestro è stato eseguito oggi dai carabinieri del Nipaf di Latina. Questa volta la Procura di Latina ipotizza il reato di lottizzazione abusiva. L’inchiesta è stata aperta nel mese di maggio 2017 e successivamente Miliano aveva chiesto una proroga al giudice per le indagini preliminari Mara Mattioli.

Si tratta della terza inchiesta che riguarda il palazzo di borgo Piave: la prima fu aperta dal pm Gregorio Capasso e portò al sequestro del cantiere e alle recenti condanne a carico dell’ex consigliere comunale e imprenditore Vincenzo Malvaso a un anno e otto mesi e dell’ex assessore all’Urbanistica Giuseppe Di Rubbo a un anno di reclusione. Entrambi furono processati con rito abbreviato, senza la costituzione come parte civile del Comune di Latina. Gli altri indagati che andranno a processo con rito ordinario sono Monti, Paccosi, De Marchi e Petti.

La seconda indagine che ha coinvolto il palazzo di  Malvaso è la celebre inchiesta “Olimpia” che, esattamente al capo di imputazione “D” dell’ordinanza di custodia cautelare, indica diverse irregolarità relative alla variante al PPE di Borgo Piave che secondo l’accusa consentì l’aumento di cubatura a favore di  Malvaso. L’indagine Olimpia non ha certo avuto un percorso semplice: dopo il parziale annullamento dell’ordinanza che portò in carcere anche Di Giorgi e Di Rubbo, il caso finì per tre volte in Cassazione con il tentativo della Procura di salvare le parti annullate. Delle tre associazioni per delinquere contestate, ha retto solo quella relativa ai favori del Comune al “Latina Calcio”.

E, infine, la terza indagine, sempre affidata a Miliano, sulla lottizzazione abusiva, reato mai contestato nelle due precedenti inchieste.

In base alla sentenza di condanna emessa in primo grado dal giudice Bortone ai danni di  Malvaso e Di Rubbo (per la prima inchiesta di Capasso) il palazzo abusivo dovrà essere demolito, ovviamente nel momento in cui la sentenza sarà definitiva.

Recentemente i residenti della zona hanno scritto a tribunale e Procura chiedendo la messa in sicurezza dell’area abbandonata al degrado.