Dopo la Balena Blu arriva Momo, un altro gioco pericoloso diffuso su what’s app

09/08/2018 di

Dopo il Blue Whale Challenge del 2017 (la bufala era solo il servizio delle Iene, purtroppo non il gioco) si sta diffondendo un altro gioco potenzialmente pericoloso. Stavolta la diffusione avviene tramite delle catene su WhatsApp. Il gioco si chiama Momo Game e ha origine in Giappone.

Momo è un personaggio di fantasia, con grandi occhi sporgenti e un sorriso terrificante. Il gioco, simile alla Balena Blu, è una sfida divisa in 50 prove la cui difficoltà e pericolosità cresce man mano che si va avanti. Anche in questo caso non mancano le minacce: chi decide di partecipare non può tirarsi indietro altrimenti potrebbero essere ripercussioni pesanti sui familiari.

Alcuni casi sono stati segnalati ad Aprilia e Fondi tramite lo sportello del Garante dell’infanzia, coordinato da Monica Sansoni a Latina.

Secondo l’unità Crime di Ricerca Web del procuratore generale dello Stato di Tabasco, in Messico, “tutto è iniziato in un gruppo su Facebook dove i membri sono chiamati a stabilire la comunicazione tra loro attraverso un numero sconosciuto. Diversi utenti hanno detto che se invii un messaggio a Momo dal tuo telefono cellulare, lui risponde con immagini violente e aggressive, e ci sono anche quelli che dicono di aver ricevuto minacce per non avere eseguito gli ‘ordini’ mentre altri hanno raccontato di aver visto pubblicate informazioni personali”.

Il volto di Momo è stato identificato. Si tratta di di una scultura realizzata dall’artista Midori Hayashi ed esposta alla Galleria Vanilla Tokyo nel novembre 2017. “La maggior parte delle mie creazioni sono ispirate a leggende e cultura giapponese”, ha spiegato l’artista, specializzato in la creazione di bambole piuttosto inquietanti durante un’intervista nel 2017. Di certo non avrebbe mai immaginato l’uso della sua creazione.

Il fenomeno Momo si sta diffondendo in tutto il mondo, alcuni casi sono stati segnalati anche in Italia.