Assalto al portavalori in Q4, arrestato il secondo rapinatore

08/08/2018 di

La Squadra Mobile ha fermato il secondo autore della rapina del 20 luglio in Via Paganini nei pressi del Centro Commerciale “Lestrella”.

Si tratta di Andrea Ciufo, 44 anni, bloccato mentre stava andando a cena con gli amici. E’ lui, secondo gli investigatori, il complice di Cristian De Lucia, già arrestato subito dopo il colpo.

Grazie alle telecamere e ad altri elementi è stato possibile identificare Andrea Ciufo, che da tempo vive a Treviso. Ieri, tornando a Latina per le vacanze, è stato bloccato dalla polizia. Si cerca ora il terzo uomo che aveva accompagnato uno dei due rapinatori in auto.

IL COMUNICATO. “Le indagini – si legge in una nota – condotte dagli investigatori della Squadra Mobile, eseguite attraverso comparazioni di immagini fotografiche, accertamenti tipici e anche con il supporto di attività tecnica, hanno consentito di identificare in Andrea Ciufo colui che, in concorso con Cristian De Lucia già in arresto, ha aggredito a scopo di rapina il dipendente dell’Istituto di Vigilanza Coop Service che il 20 luglio 2018 avrebbe dovuto rifornire lo sportello ATM dell’istituto bancario Unicredit ubicato all’interno del centro commerciale “Lestrella”, riuscendo ad asportare la somma di Euro 68.000, oltre che la pistola in uso alla malcapitata guardia particolare giurata. Le risultanze investigative sono state condivise pienamente dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Valerio De Luca , il quale ha emesso provvedimento di fermo ex art. 384/1^ comma c.p.p. proprio nei confronti della persona in argomento. Non è stato però facile rintracciare Andrea Ciufo, anagraficamente residente in provincia di Treviso, ma di fatto senza una dimora fissa, sino alla serata di ieri quando il personale diretto dal Vice Questore Dr. Carmine Mosca e coordinato dal Vice Commissario Dr. Roberto Dalla Costa ha rilevato la presenza del malvivente all’interno di un ristorante del capoluogo. L’intervento dei poliziotti è stato così fulmineo e determinato, nonostante il rischio che Andrea Ciufo potesse essere armato, da non consentire alcuna possibilità di reazione”.