Casapound attacca la cooperativa Karibu, solidarietà del Comune

16/05/2018 di

Striscioni, attacchi scomposti e addirittura una foto della presidente della cooperativa sulla pagina Facebook. Casapound supera i limiti con uno striscione (abusivo) affisso davanti alla sede della cooperativa Karibu “colpevole”, si fa per dire, di aver organizzato un evento di moda, ma soprattutto di integrazione, al centro commerciale Latinafiori.

Liliane Murekatete, la presidente della coop Karibu, commenta: “Provo profondo rammarico come Donna per frasi esplicitate alla mia persona che quotidianamente si impegna nel lavoro con umanità, dedizione, cuore e professionalità. Provo altrettanto amarezza nel vedere la mia immagine divulgata in modo inappropriato sui stessi canali social. Il mio istinto mi spingerebbe a rivolgermi alle autorità preposte ma la mia razionalità ancora una volta mi induce a continuare ad auspicare un confronto costruttivo ed una dialettica produttiva con gli autori di queste pubblicazioni. Come diceva Martin Luther King Nulla viene dimenticato più lentamente di un’offesa, e nulla più velocemente di un favore”.

IL COMUNE. L’Amministrazione Comunale di Latina esprime la propria solidarietà alla presidente della cooperativa, a tutti gli operatori e agli ospiti dei centri di accoglienza gestiti da Karibu “ribadendo il proprio sostegno alle diverse iniziative che si stanno avviando sul territorio per l’inclusione sociale, di cui il marchio di abbigliamento e accessori “K” è solo un esempio”.

«Queste manifestazioni di intolleranza – spiega l’Assessore alle Politiche di Welfare Patrizia Cicarelli – alimentano solo un clima di odio che oltre ad essere ingiusto è altamente dannoso perché rende più difficile il lavoro di chi è impegnato tutti i giorni a fronteggiare un problema complesso quale è quello degli effetti sui nostri territori dei flussi migratori, affrontati con politiche nazionali ed europee non sempre adeguate. Come Amministrazione continueremo ad essere accanto a questi operatori e a supportare il loro lavoro in quanto riteniamo che solo insieme si possa fare in modo che la paura non prevalga sul sentimento di accoglienza e solidarietà insito nella maggioranza dei cittadini e delle cittadine di Latina».