BLITZ DELL’ANTIMAFIA AL COMUNE DI FONDI

22/01/2008 di
di GIOVANNI DEL
GIACCIO *
 
Sono stati al Comune di
Fondi per tutto il giorno. Hanno sequestrato fascicoli all’ufficio anagrafe, al
protocollo e alla ragioneria. I carabinieri del comando provinciale di Latina e
in particolare quelli del reparto investigativo hanno lavorato su delega della
direzione distrettuale antimafia di Roma. Un’indagine delicata, su materie
evidentemente scottanti e nelle quali si presume il coinvolgimento della
criminalità organizzata se è arrivata a muoversi l’antimafia.

 
Dagli
investigatori, però, solo riserbo. L’inchiesta è “blindata”. Anche in Comune non
c’è molta voglia di parlare dopo il viavai dei militari a Palazzo San Francesco.
Quello che trapela, oltre agli uffici nei quali sono stati effettuati i
controlli, è che la vicenda riguarderebbe alcuni favoritismi negli appalti e
soprattutto nelle licenze edilizie. Il controllo, però – stando a quanto emerse
– non avrebbe riguardato gli uffici dell’urbanistica e dei lavori pubblici.
Perché? Forse la documentazione è già in mano agli investigatori che adesso
dovranno semplicemente “incrociare” i dati raccolti ieri con quelli dei quali
già dispongono. Altra ipotesi è quella che la verifica, invece, riguardi qualche
investimento sospetto fatto sul territorio da società o personaggi
apparantemente “puliti” ma in realtà legati alla criminalità organizzata.
 
Operazioni che ormai sono un classico per chi deve riciclare denaro e investe in
attività apparentemente lecite, utilizzando persone insospettabili. Da sempre la
zona di Fondi è indicata come una delel più “appetibili” in provincia di Latina
per ’ndrangheta e camorra, numerosi gli allarmi lanciati in tal senso dalle
associazioni antimafia del territorio, ma finora non si era mai andati oltre.
Finora si era rimasti alle polemiche, anche dal punto di vista politico – e ai
sospetti. All’elenco di famiglie che dopo essere state mandate al confino hanno
messo radici a Fondi. Un’analisi, insomma, nulla di più. Le perquisizioni di
ieri e il sequestro di copioso materiale lasciano intendere, invece, che siamo
di fronte a una questione di assoluto rilievo. (* Il Messaggero, 22-01-2008)