Vendeva scarpe false usando Whatsapp, scoperto dalla Guardia di Finanza

03/05/2018 di

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Latina, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria sviluppata su delega della Procura della Repubblica di Napoli hanno condotto minuziose indagini finalizzate a contrastare il fenomeno della commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti mediante social media e piattaforme web.

Le indagini avviate d’iniziativa dai militari della Compagnia di Fondi, nell’alveo delle competenze attribuite al Corpo dal D.lgs. 68/2001 e sulla base di precise direttive impartite dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, si inquadrano tra le attività svolte a garanzia della libera concorrenza e della trasparenza nel commercio. In particolare lo screening di social network e Whatsapp ha consentito di individuare una rete di distribuzione di imitazioni di capi di abbigliamento dei più famosi brands nazionali ed esteri.

Attraverso una “vetrina virtuale“, un giovane, residente a Napoli, gestiva un’illecita attività di vendita di capi di abbigliamento contraffatto che gli ha permesso di incassare, nell’arco di un anno, oltre 70.000 euro: sulla bacheca venivano mostrati i capi ed indicati i prezzi, dopodiché l’acquirente interessato inviava un messaggio al numero indicato sulla pagina web richiedendo il prodotto visionato che veniva spedito solo dopo aver proceduto al pagamento della merce mediante accredito con carta di credito.

Le approfondite indagini disposte dalla Procura Partenopea consentivano di ricostruire i flussi finanziari, le modalità di spedizione ed i destinatari delle merci contraffatte. Nel corso della perquisizione domiciliare eseguita dai militari della Compagnia di Fondi presso l’abitazione dell’indagato, sono stati rinvenuti alcuni pacchi già pronti per la spedizione ed è stata individuata una nuova ‘vetrinà per la commercializzazione dei prodotti contraffatti con l’indicazione di una diversa utenza telefonica. Le indagini hanno permesso di denunciare l’autore del reato e consentito di individuare l’estesa rete di acquirenti privati e rivenditori distribuiti in tutta Italia.