Protesi difettose, medico condannato e risarcimento per la Asl di Latina

24/03/2018 di

Il tribunale di Bologna ha condannato a un anno e sei mesi per abuso d’ufficio Sergio Acampora, medico chirurgo 67enne napoletano già imputato e assolto nel capoluogo emiliano in altri processi, in cui era accusato di lesioni colpose e somministrazione di medicinali guasti per aver impiantato protesi difettose.

In questo filone Acampora, difeso dall’avvocato Paolo Trombetti, rispondeva di interventi chirurgici a pazienti con i quali si sarebbe procurato un ingiusto profitto per il posizionamento delle protesi Lumbarfix, fabbricate dalla ditta di cui la moglie è amministratore unico e i figli azionisti.

Il collegio di giudici, presieduto da Luisa Raimondi, lo ha ritenuto responsabile dei fatti commessi dopo il 23 settembre 2010, concedendogli la sospensione condizionale, ma applicando l’interdizione dai pubblici uffici. Alcune imputazioni sono state dichiarate prescritte.

«Finalmente un primo provvedimento che rende giustizia alle vittime, ora siamo in attesa delle decisioni dei giudici civili nelle numerose cause di risarcimento dei danni promosse anche a carico della struttura sanitaria Villa Erbosa», ha detto l’avvocato di Latina Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e che assiste alcuni dei pazienti. Anche l’Ausl di Latina ha ottenuto il risarcimento dei danni, con una provvisionale di 30mila euro. Una cinquantina i pazienti pontini che hanno avuto problemi per le protesi difettose.