Csm a Latina, allarme criminalità organizzata e caos tribunale
«Esprimiamo preoccupazione per la presenza diffusa della criminalità organizzata sul territorio provinciale. Una presenza che va consolidandosi e che si rende più pericolosa per il traffico di sostanze stupefacenti e perché investe nelle attività economiche, mimetizzandosi come fa anche in altri territori. La situazione è però fronteggiata da magistratura e forze dell’ordine, con indagini importanti che si sono concluse e altre in corso». Sono le parole del vice presidente del Csm Giovanni Legnini, al termine delle audizioni della VI commissione del Csm che si sono svolte questa mattina in tribunale a Latina, blindato per l’occasione.
All’ordine del giorno la criminalità organizzata e la situazione del Palazzo di Giustizia di Latina. Nel corso dell’incontro sono stati ascoltati il Procuratore della Repubblica di Latina Andrea De Gasperis, il Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, il presidente del Tribunale Chiara Chiaravalloti, il prefetto di Latina Maria Rosa Trio e il presidente dell’Ordine degli avvocati Giovanni Lauretti.
CAOS GIUDICI. «Altro elemento di preoccupazione è riferito al settore civile del tribunale e in particolare alla sezione lavoro, dove c’è un solo giudice su cinque previsti». Grave la situazione degli arretrati ultratriennali, che si avvicina al 50%, «un dato – spiega Legnini – sensibilmente superiore a quello nazionale e distrettuale». Così il vice presidente del Csm Giovanni Legnini ha sintetizzato le criticità del tribunale di Latina, prospettando possibili soluzioni, al termine delle audizioni della VI commissione del Csm.
«L’obiettivo che il Tribunale dovrà porsi – ha dichiarato il vice presidente del Csm – è quello di abbattere gli arretrati. Certamente esistono difficoltà dovute alla grave scopertura di organico che supera il 20% dell’organico di diritto». Le soluzioni prospettate riguardano: la nomina a breve termine di due presidenti di sezione e la pubblicazione, entro marzo, dei posti vacanti dei giudici, mentre sono stati già pubblicati quattro posti per giudici di pace e due per vice procuratori onorari. «Se i posti pubblicati – ha spiegato Giovanni Legnini – non dovessero esser coperti si chiederà di qualificare quella di Latina come sede disagiata».
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